Sono stati consegnati i lavori per la realizzazione dell’asilo nido comunale di Arghillà. Il sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, insieme agli assessori ai Lavori Pubblici ed all’Istruzione, Rocco Albanese e Lucia Nucera, si sono recati nell’area del cantiere per incontrare i tecnici e la ditta incaricata di eseguire l’opera. Brunetti, nel ringraziare il dirigente di settore, Francesco Barreca, il rup Arturo Arcano, il supporto al rup Serena Siciliano, il direttore dei lavori Fortunato Vazzana e il curatore dell’impiantistica Eugenio Gattuso, ha parlato di “un’infrastruttura innovativa dotata di ogni confort e spazio necessario alla cura ed alla crescita dei bambini”.
“Il nuovo asilo nido – ha detto – è un altro tassello che si inserisce nella fitta programmazione di ammodernamento del rione di Arghillà programmata in questi anni secondo gli indirizzi di mandato del sindaco Falcomatà. L’intervento, infatti, consta di 1,2 milioni di euro dei Patti per il Sud, fondi che vanno ad aggiungersi ai 15 milioni in via di cantierizzazione del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare riservato alla rigenerazione urbana del quartiere che, da nord a sud, arriverà ad interessare anche il Parco di Ecolandia, una realtà storica ed efficiente di Reggio Calabria, in un quadro di riqualificazione basato su dinamiche di coesione sociale e completamento di punti di attrazione ed aggregazione collettiva”. “La struttura – ha spiegato – che sorgerà accanto alla scuola materna, accoglierà circa 30 piccoli da 0 a 3 anni e verrà costruita seguendo le più moderne tecniche in campo di edilizia ed efficientamento energetico. Ci saranno aree ludiche interne ed esterne, parti ecosostenibili e dedicate ai giochi o alle esposizioni”.
Per l’assessore Albanese “si conclude un iter lungo, iniziato con il sindaco Giuseppe Falcomatà che aveva inserito l’asilo nido di Arghillà fra gli interventi più qualificanti delle proprie linee di mandato”. “Le famiglie del quartiere – ha aggiunto – avranno presto un luogo sicuro dove far crescere i loro figli. E’ un intervento, prima di tutto, di civiltà perché consente di aumentare il sistema educativo e d’istruzione sul territorio e di sostenere genitorialità e lavoro”. “Molto felice” si è detta anche l’assessora all’Istruzione, Lucia Nucera, rilevando come il progetto del nido di Arghillà sia “il primo ad intercettare e seguire le nuove direttive ministeriali sul sistema integrato di educazione e di istruzione”. “Accanto all’opera in via di realizzazione – ha affermato – insiste la scuola materna del Comune. Dunque, si da vita ad un vero e proprio distretto educativo che racchiude le fasce d’età da 0 a 6 anni così da garantire, ad ogni bambino e bambina, pari opportunità di sviluppare le proprie potenzialità di relazione, autonomia, creatività e apprendimento in maniera tale da poter superare disuguaglianze, barriere territoriali, economiche, etniche e culturali”.