Diciamocelo, in Calabria siamo di fronte ad una situazione di panico istituzionale che non viene affrontata per presunzione o arroganza da chi Governa la nostra Regione. Presunzione di avere il consenso dei calabresi, quando i dati elettorali dicono che più della metà degli aventi diritto non ha votato alle elezioni regionali e chi ha vinto ha ottenuto meno di un quarto delle preferenze totali degli elettori. Arroganza, perché si pensa di non aver bisogno di ascoltare le rappresentanze sociali, politiche, territoriali per fare le scelte giuste che servono a far uscire la nostra Calabria dalla situazione di arretratezza e disagio economico e sociale. Basta pensare agli appelli inascoltati in prima persona dal Presidente Occhiuto su alcuni temi che la Filcams Cgil Calabria ha posto all’attenzione dello stesso negli ultimi tempi.
Dalla Peste Suina che sta mettendo in ginocchio agricoltori e turismo nel Reggino, ai lavori previsti per la messa in sicurezza della Trasversale “Limina”, passando per i traghetti sequestrati in riva allo Stretto di Messina il Presidente Occhiuto non è riuscito a dare alcuna risposta alle preoccupazioni dei calabresi e della Filcams Cgil Calabria che vorrebbe vedere il settore del Turismo organizzato e governato allo scopo di far crescere la ricchezza e la qualità delle vita di chi lavora e vive in Calabria. Chi Governa può anche pensare che bastani i numeri della propria maggioranza (quando ce li ha) per fare bene; a noi il compito di far sapere a chi “manovra” che sarà chiamato ad assumersi le responsabilità politiche ed istituzionali delle scelte fatte senza confronto, specie quando si rischia di continuare ad impoverire la già fragile economia regionale contribuendo a far scappare i calabresi dalla propria terra.