Con l’annunciata prossima chiusura della strada di grande comunicazione, Jonio – Tirreno, per lavori di messa in sicurezza della ormai cadente galleria del valico della Limina, si ripropone la secolare precarietà sulla viabilità Jonica, inadeguata e insufficiente, rendendola marginale e di difficile accesso per la crescente mole di traffico in atto. Già si registrano lunghe file in prossimità dei semafori che da oltre un anno regolano il traffico alternato per i lavori in corso nei circa cento metri di un tunnel minore, auspichiamo che i tempi previsti per i lavori di circa tre chilometri, distanza interessata dai prossimi lavori, vengano rispettati. Venti mesi di disservizi, congestione e mancata sicurezza sulle strade e nei trasporti, con enormi disagi per i lavoratori pendolari, studenti e automobilisti, costretti a spostarsi lungo la strada statale 106 ionica per poter raggiungere le tre città di Reggio Calabria, Catanzaro, Lamezia Terme, luoghi dove sono ubicati le sedi istituzionali più importanti, oltre che gli snodi di collegamento aereo e ferroviario ad alta velocità.
Sono momenti che dimostrano i nostri limiti nel non avere saputo realizzare, nei tempi giusti, altre infrastrutture di collegamento come la strada Bovalino – Bagnara, opera utile per mitigare i disagi, frutto di imprevisti, come in questo caso, oltre che collegare in maniera più agevole e veloce l’alta Ionica ad un secondo punto di aggancio autostradale all’altezza dello svincolo di Bagnara, facilitando lo spostamento verso l’area dello stretto, anche in previsione dell’annunciato e possibile costruendo ponte di Messina.
Il completamento di quest’opera contribuirebbe a dare dignità alla gente della fascia ionica, in una delle pratiche più elementari, come il diritto di spostarsi in sicurezza e senza aggravi di spesa e disagi ulteriori, sia che si tratti di lavoro, studio o altre necessità. Viste le complessità e le lungaggini nelle decisioni e i provvedimenti da adottare, forse servirebbe un commissario straordinario, dedicato alla infrastrutturazione dell’intera area ionica, che ridisegni e metta in ordine le priorità sulle opere maggiori, viarie e ferroviarie da Catanzaro a Reggio Calabria, che servono e sono da realizzare, allineandoli a possibili finanziamenti, progettazione, realizzazione in tempi ragionevoli.
È sui tanti perché, che la Cisl e la Filca, Città Metropolitana di Reggio Calabria, si interrogano su quale via intraprendere per fare in modo che le cose si realizzino in un tempo certo e codificato. È il perché si iniziano e non si completano i lavori sulla strada Bovalino – Bagnara; non si velocizzano i cantieri aperti da anni senza mai rendere conto sui tempi di esecuzione e consegna dei lavori; non si progetta, si finanzia e si realizza, la strada statale 106 Jonica, da Catanzaro a Reggio Calabria, così come già si sta facendo lungo la fascia; Cosentina, Crotonese, fino a Catanzaro Lido; non si riammoderni la ferrovia jonica. Questo renderebbe giusto valore all’intera fascia jonica, verso la possibilità di riorganizzarsi dal punto di vista turistico ed economico, oltre che facilitare e riorganizzare gli spostamenti verso l’intera Calabria e il Paese.
Nel frattempo, sollecitiamo la Regione Calabria a programmare, per tempo, delle linee di potenziamento del servizio ferroviario jonico, con l’aggiunta di nuovi treni che facciano la tratta, Catanzaro – Reggio Calabria, nelle diverse fasce di orario, affinché la gente si possa spostare in maniera adeguata in treno, alleggerendo i disagi dovuti alla congestione del traffico stradale, deviato su vie non idonei a sopportarne la consistenza, oltre che le distanze e i conseguenti costi da sostenere.