Le suggestioni visive che hanno catturato anche il più scettico visitatore che ha preso parte alla performance e all’inaugurazione della mostra “Genius loci. Amalia De Bernardis/Roberto Ghezzi” lo scorso 8 luglio presso il Museo e Parco Archeologico di Locri Epizefiri, hanno avuto il grande merito di conquistare i cittadini della Locride e farli diventare assidui estimatori di un’arte che indaga piste poco battute.
Il progetto pioneristico portato avanti dalla lungimirante storica dell’arte Stefania Fiato si avvale del sostegno e del coraggio di un comune che ha puntato tutto sull’arte contemporanea e sulla qualità degli eventi culturali. Con estrema spregiudicatezza, il Comune di Locri, in particolare modo l’assessore Domenica Bumbaca e il sindaco Giuseppe Fontana, ha puntato tutto su artisti internazionali come Roberto Ghezzi (che in questo momento sta portando avanti una ricerca scientifica e artistica parallela a quella sviluppata a Locri, al polo nord mappando questa volta non le acque calabresi ma i ghiacciai e l’ecosistema artico) e Amalia De Bernardis che ha in attivo progetti internazionali legati al mondo della performance come “incorporazione” di un codice poetico del corpo .
Locri scalpita, fa sentire la sua voce al pari delle altre città italiane, esce dalla provincia, non ha più paura di commisurarsi alle altre città del Mediterraneo e si apre ad un dialogo culturale che prosegue negli incontri teorici del progetto GENIUS LOCI. Gli appuntamenti avranno luogo il 31 luglio con il SEMINARIO, PRIMO ATTO GENIUS LOCI e il 4 agosto con il CONVEGNO DI STUDI STORICO ARTISTICI, GENIUS LOCI. SPAZI E TEMPI NELLA STORIA DELL’ARTE, entrambi presso la rinnovata Biblioteca Comunale Gaudio Incorpora, Palazzo Nieddu del Rio, Locri, alle ore 21.30. Impossibile non cogliere questa ventata di cambiamento che porta la città di Locri fuori dai confini regionali facendola diventare voce che tuona a favore dell’arte contemporanea nel Mediterraneo.