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Cosenza: con il concerto dei Phaleg si è conclusa de “La Calabria per Dante”

Si è conclusa in grande bellezza La Calabria per Dante con il concerto di Phaleg. Importante entusiasmo a Cosenza

di Filippo Francesco Idone

Si è chiusa in bellezza, nei giorni scorsi, con una grande presenza di pubblico che ha molto apprezzato il concerto dei Phaleg, la tappa cosentina nei luoghi danteschi in Calabria. Il gruppo – composto Salvatore Megna (voce, chitarra battente), Danilo Gatto (organetti, zampogna a chiave, voce), Antonio Critelli (lira, zampogne, fiati, voce) e Filippo Scicchitano (contrabasso) Francesco Loccisano (chitarra battente), Andrea Piccioni e Francesco Magarò (tamburi a cornice) – che rielabora le modalità della musica antica e l’uso degli strumenti originali in chiave contemporanea regalando intense suggestioni in un concerto tutto da ascoltare, ha fatto da colonna sonora al viaggio suggestivo realizzato grazie al progetto “La Calabria per Dante”, prodotto per la prima volta in occasione del 700° anniversario della morte del Sommo Poeta, dall’associazione ARPA (l’Associazione di Ricerca, Produzione ed Animazione del Territorio).

Il progetto “La Calabria per Dante” è stato inserito fra gli Eventi Culturali 2021 della Regione Calabria (Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di Eventi Culturali – Annualità 2021-DDG n°7864 del 29/07/2021), vuole essere un omaggio al contributo calabrese alla poetica dantesca. Dopo Crotone, nella Torre Aiutante nel Castello di Carlo V, le suggestioni della Divina Commedia, infatti, sono approdate nel Museo dei Brettii e degli Enotri dallo scorso 16 giugno: la struttura culturale diretta da Marilena Cerzoso ha ospitato quattro eventi, conferenze-concerto, nel corso dei quali è stato esplorato il filo rosso che collega incredibilmente la poesia di Dante agli usi conservati nella musica popolare calabrese. A conquistare in particolare i visitatori la mostra “La Calabria per Dante” realizzata da dall’illustratore, disegnatore freelance illustrator e graphic designer catanzarese, tanto che la direzione del Museo ha chiesto di poter continuare ad esporre la mostra fino a quando, a settembre, il progetto non si sposterà a San Giovanni in Fiore, e quindi a Scilla.

Simonluca Spadanuda che ha realizzato un progetto grafico ad hoc. Per il materiale con la definizione dei termini dialettali calabresi in uso all’interno della Divina Commedia hanno dei riferimenti a delle terzine specifiche in canti di tutti e tre i libri, Spadanuda si è ispirato alle illustrazioni del grande Gustave Doré. I pannelli (un metro per due) riportano una colonna di testo defilata per lasciare più spazio alle opere di Doré, senza però rinunciare alla leggibilità: la scelta dei colori dei pannelli riprende la palette utilizzata per l’identità visiva del progetto, che include, oltre alla creazione del semplice logo, anche una composizione illustrata in cui campeggia un ritratto di Dante ad opera di Doré immerso in un paesaggio onirico di matrice calabrese, quasi a richiamare alcuni vecchi poster di promozione turistica in chiave contemporanea. La mostra è stata molto apprezzata e nelle intenzioni della direzione del Museo dei Brettii e degli Enotri c’è quella di richiederla all’Arpa al termine del progetto, quindi a novembre, per realizzare una serie di iniziative con le scuole.

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