Il 23 giugno 2023, esattamente il giorno dopo allo sversamento del percolato nella discarica di Scala Coeli, è intervenuta alla Camera dei Deputati l’On. Vittoria Baldino. Nel suo intervento, tra le proposte avanzate dalla deputata del M5S quella rivolata al Ministro Pichetto Frattin affinché “attivi immediatamente il reparto ambientale marino” oltre le solite invettive rivolte al Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Sui fatti della discarica di Scala Coeli pesano principalmente due questioni sin dal principio denunciate dall’Associazione Calabria Excellent: la strumentalizzazione politica di questa vicenda insieme all’allarmismo irresponsabile e poco serio che ha fortemente danneggiato l’interesse generale dell’intero territorio.
Il 12 luglio del corrente anno il Circolo Legambiente “Nicà” attraverso un post sulla propria pagina Facebook informava i cittadini che “Oggi le nostre volontarie Ornella Iemboli e Silvia De Santis hanno effettuato i prelievi nei pressi della foce del Nicá, i risultati verranno diramati nella conferenza stampa che si terrà a Crotone il prossimo 22 luglio con l’arrivo di Goletta Verde lo storico veliero di Legambiente“. Marcello Romano, in uno dei pochi commenti al post, ha ribattuto con un laconico “speriamo che di loro ci si può fidare… e che non siano anche loro o parte di loro al libro paga di qualcuno… come tanti Enti ed organizzazioni di controllo…”.
Ciò fa comprendere – oltre ogni ragionevole dubbio – quanto l’allarmismo irresponsabile e poco serio abbia determinato nell’opinione pubblica il legittimo sospetto che persino le autorità competenti (Arpal e gli uomini del Nucleo Operativo Ecologico della Benemerita Arma dei Carabinieri), diramassero dati alterati per tutelare chissà quali interessi. Così, oggi, tutti i quotidiani calabresi riportano quanto è emerso dalla conferenza stampa di ieri a Crotone di Goletta Verde (un team di esperti scientifici e volontari di Legambiente). Nella provincia di Crotone 2 punti su 3 sono risultati fortemente inquinati: la foce del fiume Esaro a Crotone e il punto presso la Foce del canale nella Spiaggia a destra del Castello di Le Castella.
Mentre è emerso che alla foce del Nicá, dai prelievi effettuati, le acque del mare esprimono dati nella norma e, quindi, sono confermate le risultanze con i dati dell’Arpacal che ha definito le acque alla foce del Nicà – è bene ricordarlo – “eccellenti per la balneazione“. Dalla conferenza stampa di Goletta Verde, in pratica, emerge che nella provincia di Cosenza sono 7 i punti campionati, di cui 1 fortemente inquinato: la foce del torrente Colognati nel comune di Corigliano-Rossano. Occorre, altresì, precisare che i campionamenti sono stati effettuati tra 28 giugno 17 luglio: quindi dopo il 22 giugno (data in cui è avvenuto lo sversamento di percolato presso la discarica di Scala Coeli).
A questo punto occorre sottolineare che già il 7 luglio il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto attraverso una durissima nota stampa aveva puntato il dito contro i Comuni: “Io non credo ci sia stato mai un presidente che si sia impegnato così tanto sulla depurazione, che è affare dei Comuni, perché i depuratori dipendono dai Comuni, i controlli sugli scarichi abusivi dipendono dai Comuni”.
L’Associazione Calabria Excellent, nel ribadire la propria fiducia nella Magistratura e nelle autorità inquirenti, auspica che le Istituzioni possano determinarsi a tutela dell’immagine ormai compromessa del mare del basso jonio cosentino le cui acque sono “eccellenti per la balneazione”. Naturalmente ci aspettiamo una manifestazione organizzata da Legambiente alla foce de torrente Colagnati (alla quale la nostra Associazione ovviamente aderirà), mentre attendiamo con ansia l’interrogazione parlamentare dell’On. Vittoria Baldino (a cui ricordiamo che oggi 23 luglio, in molti tratti della costa del basso jonio cosentino, il mare era poco pulito), in merito ai dati diramati da Goletta Verde circa le condizioni delle acque del mare alla foce del torrente Colagnati nel comune di Corigliano-Rossano.