Mercoledì, 2 agosto 2023, alle ore 21.00, presso la Corte del Palazzo di Città di Locri, all’interno del programma della XV edizione del Rapsodie Agresti Calabriae Opera Musica Festival, andrà in scena come opera studio, diretta da Susanna Rigacci, “Il trionfo del tempo e del disinganno” di Händel, frutto della collaborazione tra Traiectoriae APS e Guardiagrele Opera. La direzione musicale è affidata a Maurizio Colasanti mentre la regia porta la firma di Renato Bonajuto, affiancato da Teresa Gargano. Il Maestro al Cembalo è Ivana Francisci. Il cast prevede il soprano Lavinia Graziani nei panni di “Bellezza”, il soprano Nozomi Yoshida in quelli di “Piacere”, il contralto Maryna Kulikova interpreta “Disinganno” e il tenore Federico Buttazzo sarà “Tempo”.
Si tratta del primo oratorio del compositore tedesco, appena ventiduenne, che è un’allegoria sulla fugacità della bellezza terrena, scritto nel 1707 su libretto del cardinale Pamphilj e rappresentato nei concerti quaresimali organizzati a Roma dal cardinale Ottoboni. Trent’anni dopo, Händel rivede la partitura cambiandone il titolo in “Il Trionfo del tempo e della verità” e vi rimette mano ancora nel 1757. La bellezza, in primis, viene sedotta dal piacere, e successivamente viene investita dalle riflessioni del tempo e del disinganno. Così prende coscienza della sua effimeratezza e vacuità.
“Portare a Locri un’opera dal grande respiro morale per noi è fonte di gioia. Inoltre è consolidata la nostra collaborazione per Bonajuto, regista di fama internazionale, tra i più grandi della sua generazione. È la prima volta, invece, di Colasanti nel nostro staff, ma siamo orgogliosi di averlo con noi. Il Maestro è un’eccellenza italiana nel mondo: la sua una biografica corposa e prestigiosa che tra l’altro prevede il ruolo di Direttore principale e Direttore Artistico dell’Osuel in Brasile, la direzione artistica del Festival di Hailuoto in Finlandia, oltre che concerti per importanti istituzioni concertistiche italiane e internazionali. I giovani interpreti sono tutti eccezionali. Mi sembra doveroso evidenziare la presenza dell’ucraina Maryna Kulikova: in tal modo vogliamo manifestare la nostra vicinanza all’Ucraina”, afferma il direttore artistico Domenico Gatto.