Il comitato di quartiere Mosorrofa, facendosi interprete delle esigenze espresse dai cittadini ha chiesto un intervento del Garante per la Salute della regione Calabria, Prof.ssa Anna Maria Stanganelli, per la valutazione della situazione post-incendio del rogo che si è verificato giorno 25 luglio scorso nelle frazioni collinari Mosorrofa e Sala di Mosorrofa del comune di Reggio Calabria che desta particolare preoccupazione nella popolazione che conta circa 2500 abitanti. Brevemente riassumiamo cosa è successo durante l’incendio. Già dalla mattinata il fuoco aveva devastato Sala di Mosorrofa e zone limitrofe e con il forte vento ha raggiunto velocemente il centro abitato di Mosorrofa avvolgendolo in una morsa di fuoco. La pericolosità dell’incendio che ha messo a rischio la popolazione, purtroppo, ha raggiunto l’apice verso le 14.00 quando hanno preso fuoco due palazzi in pieno centro.
Segnaliamo soprattutto che si sono incendiate molte discariche abusive, alcune già segnalate e denunciate alle autorità competenti. I rifiuti costituiti da materiale plastico e bituminoso, elettrodomestici e automobili in disuso e molte carcasse di animali in putrefazione, alcuni posti in zone demaniali ed altri in suolo privato, alcuni già combusti altri ancora no, hanno generato e tuttora generano, a distanza di circa una settimana, forti odori acri che stanno mettendo in stato di agitazione e paura l’intera popolazione. Inoltre, la popolazione è stata soggetta per più di 24 ore agli enormi fumi causati dall’incendio. Alcune foto allegate possono rendere la pericolosità dell’incendio e lo stato in cui versano tuttora le due frazioni.
Inoltre, le due frazioni sono poste in collina dove è attuata da sempre un’agricoltura a conduzione familiare o di integrazione del reddito e gli effetti inquinanti post-incendio mettono in serio dubbio lo svolgimento di un’attività agricola sicura e sana. Molti cittadini ignorano il pericolo e continuano la loro attività senza che nessuno, le autorità competenti purtroppo finora, vuoi per superficialità o minimizzazione del rischio, soprattutto a livello locale, sono stati assenti, si prodighi a persuadere della pericolosità ed insegnare il giusto comportamento. In aggiunta, le due frazioni sono posti tra due grandi valloni i cui i regimi idrici alimentano le due grandi fiumare di Reggio Calabria, il Calopinace ed il Sant’Agata, che potrebbero essere così interessate da ingenti sostanze inquinanti lisciviate o dilavate.
In questo quadro drammatico abbiamo chiesto alla dr.ssa Stanganelli l’intervento ai diversi livelli istituzionali per avviare gli iter burocratici ed eventuali monitoraggi ambientali, acqua-suolo-atmosfera, e valutare gli eventuali effetti sanitari a breve e medio-lungo termine sulla popolazione. Per ragguagliarla e renderla consapevole del disastro ambientale che ha subito abbiamo perorato alla dr.ssa una visita in loco che sarebbe di enorme gradimento e, ne siamo certi, tranquillizzerebbe gli animi da parte della popolazione. La dr.ssa Stanganelli ha prontamente risposto all’invito e ci ha annunciato che sarà a Mosorrofa il 18 c.m. alle ore 18.00 per un incontro pubblico con i cittadini e per visitare i luoghi del rogo. Ringraziamo la d.ssa Anna Maria Stanganelli per la sua solerzia, per la disponibilità e per i passi futuri che certamente implementerà per la salvaguardia della salute della nostra terra e dei suoi abitanti.