Un reggino, di Stilo, pronto a portare in alto i colori nero-arancio.
Conosciamo meglio il classe 2004, Ilario Simonetti.
In B a Pozzuoli nella passata stagione dopo una lunga trafila giovanile a Ferrara.
Ecco le sue impressioni.
“Perchè ho scelto la Pallacanestro Viola? Da Reggino di Stilo, giocare per i colori nero-arancio è un privilegio incredibile.
Aggiungo che, il fatto che il team venga allenato da Coach Federico Cigarini è un dato fondamentale.
Non ho esitato un momento: lui, è stato il mio primo allenatore “fuori-da-casa” durante la mia esperienza alla Vis Ferrara, sin dall’Under 15.
Infatti, ho mosso i primi passi al Locri, accanto al Coach Padula che ringrazierò sempre e, sottolineo, Cigarini mi ha formato e fatto crescere insegnandomi la pallacanestro.
Mi ha aperto un nuovo mondo, mi ha “staccato” dal giocare esclusivamente vicino al canestro, avvicinandomi ad altre dimensioni, oggi, fatte mie”.
Un’ impressione sul Coach? Non posso che parlarne bene. E’ veramente bravo, sia nel gestire lo spogliatoio che a livello tecnico.
“Giocare a Reggio Calabria? Un’emozione unica. Andavo a vedere la Viola, quando venivo reclutato per le selezioni regionali. Quei giocatori, oggi fanno la differenza in tutte le categorie e per me, vestire quella maglia mi darà un effetto fortissimo.
Ovviamente, spero di poter contribuire nella risalita del Club: ci credo davvero molto”.
Le esperienze in Nazionale? “Giocare in azzurro è stata un’emozione unica. Essere allenati da un Mito del Basket come Gregor Fucka lo è stato ancor di più. Ho imparato tanto e porterò sempre con me quell’esperienza”.
Il nuovo campionato? “Sarà una B diversa rispetto a quella giocata da me a Pozzuoli lo scorso anno.
Leggendo i nomi dei miei compagni di squadrarono sicuro che faremo bene.
Conosco solo Mavric, anche perchè, lui, a Pozzuoli, ha lasciato un ottimo ricordo di se.
Mi aspetto che, grazie al nostro gioco la gente possa tornare, carica, al Palazzetto, Reggio lo merita.
Appena è uscita la notizia della mia firma sono stato “sommerso” da messaggi di ragazzi di Reggio e non che si complimentavano per la mia scelta.
Seppur di Stilo, sono un reggino e sono orgoglioso di esserlo e di rappresentare la mia città Metropolitana”.