“I dati del Rapporto di Terre des Hommes su “La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo 2023”, limitatamente all’Italia, sono spaventosi. Ci consegnano una realtà di 6.857 reati registrati a danno dei minori, ossia il 10% in più rispetto al 2021, con particolare riferimento alle violenze sessuali, cresciute del 27% in un anno, da 714 a 906, l’89% delle quali ai danni di bambine e adolescenti. Dati terrificanti, che non costituiscono motivo di sorpresa per quanti si occupano quotidianamente di tutela dei diritti dei minori”: è quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria.
Per Marziale: “È il risultato di una serie di variabili, tra le quali una soglia del consenso sessuale a 14 anni, la più bassa d’Europa. Non è un caso se il Consiglio Regionale della Calabria, nel luglio scorso, ha approvato, con coraggio e determinazione, all’unanimità una mozione sull’età del consenso sessuale, presentata dal capogruppo di FdI Giuseppe Neri (FdI) e portata speditamente in aula dal presidente del Consiglio Filippo Mancuso, dove si chiede al Parlamento italiano ed a quello Europeo di far si che l’età sia portata nel nostro Stato ed in tutti gli Stati membri almeno a 16 anni. Davanti a questi dati non è possibile rimanere inermi, perché dietro i numeri ci sono grandi sofferenze indicibili”.
“E i genitori la smettano di considerarli più grandi – incalza Marziale – perché finiscono per legittimare e normalizzare le appetenze di menti perverse, di pedofili senza scrupoli. È tempo di ricostruire il tessuto della cultura dell’infanzia e dell’adolescenza, sfilacciato da troppi permissivismi e da impunità, di gente che dietro il paravento della “libertà dell’individuo” lotta per togliere ai bambini e agli adolescenti il diritto di essere tutelati. Secoli di lotte a repentaglio da menti deviate che confondono la libertà con il libertinaggio”.
Per il Garante, infine: “Non c’è peggiore reato della violenza sessuale, che uccide l’anima di quanti la subiscono, segnandone irrimediabilmente la vita. Non scuotersi e addirittura abbassare così tanto la soglia del consenso determina la percezione che ancora impuberi si sia in grado di esprimere il consenso sessuale. Venga costruita, invece la percezione che chi oltraggia l’infanzia e l’adolescenza viene punito in maniera esemplare”.