L’idea che il prossimo anno possa essere un momento di svolta per il Meridione italiano potrebbe sembrare quasi utopica, ma è proprio questa speranza che potrebbe diventare il motore di una vera e propria rinascita. Sebbene le speranze possano frantumarsi nel corso del tempo, c’è un motivo concreto per credere che il 2024 possa essere l’anno X per il Sud Italia. Le opportunità che si profilano all’orizzonte provengono da cambiamenti significativi nel panorama politico ed economico. La recente approvazione della legge 162 del 2023, con la creazione della ZONA ECONOMICA SPECIALE UNICA al SUD, offre un terreno fertile per gli investitori che desiderano puntare sul Meridione nel corso del prossimo anno. Questa iniziativa si traduce in vantaggi concreti, come il credito d’imposta per il mezzogiorno, rivolto alle imprese che investono in beni strumentali per strutture produttive nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e Abruzzo. Un ulteriore punto chiave è rappresentato dall’autorizzazione unica, un’agevolazione di natura amministrativa che semplifica notevolmente i processi per le imprese che intendono avviare o insediarsi in attività economiche o industriali nella ZES unica.
A completare questo quadro di opportunità sono le disposizioni della legge di bilancio 2024, che prevedono importanti agevolazioni sulle assunzioni, specialmente nel Sud Italia, attraverso il concetto innovativo “più assumi e meno paghi”. Questo incentivo mira a promuovere l’occupazione a tempo indeterminato, contribuendo così a migliorare le condizioni lavorative nella regione. Particolarmente rilevante è l’impegno finanziario di 700 milioni di euro destinato all’apertura del
cantiere del “Ponte sullo stretto”, una delle più grandi opere infrastrutturali italiane. Questo progetto potrebbe diventare il traino per l’intera economia del Meridione, attirando considerevoli investimenti soprattutto nelle regioni Sicilia e Calabria. Nonostante le prospettive promettenti, è fondamentale sottolineare che il successo di queste opportunità dipenderà dalla collaborazione e dall’azione sinergica degli attori locali. Una programmazione oculata e una collaborazione efficace saranno essenziali per dare impulso a una vera rinascita del Meridione, contribuendo così a un’armonizzazione dell’andamento economico dell’intera Italia. Il 2024 potrebbe essere l’anno in cui il Sud italiano si riporterà a pieno titolo sulla mappa della crescita e dello sviluppo.
Di Salvatore Ferraù Dott. In Economia e Co-founder di SUD Zes Consulting.