“La Casa del Popolo Giuseppe Valarioti di Rosarno è un presidio culturale e sociale che abbiamo il dovere di salvare. Un presidio che racconta la nostra storia, la storia dell’intero territorio metropolitano. Una storia fatta di lotte e di conquiste, di battaglie contro la ‘ndrangheta e per la libertà, per il riscatto sociale e i diritti dell’intera comunità. E’ uno di quei luoghi di socialità importanti anche per costruire il futuro, non solo quello di Rosarno, ma dell’intera piana di Gioia Tauro e quindi della Città Metropolitana. Dobbiamo salvarla non solo per salvare la nostra storia ma perchè da qui, attraverso le attività che quotidianamente l’associazione svolge, si può costruire un pezzo importante del futuro di questo territorio”. Il sindaco della Città Metropolitana Giuseppe Falcomatà, insieme al Consigliere metropolitano e sindaco di Cinquefrondi Michele Conia, ha fatto visita alla Casa del Popolo Giuseppe Valarioti di Rosarno. Una realtà presente nella piana che da anni porta avanti attività sociali in nome del giovane ucciso l’11 giugno del 1980 per mano mafiosa. Da mesi ormai la storica sede, oggi gestita dall’Associazione Officina n° 8, che richiama appunto il numero civico della via dove si trova la Casa del Popolo, vive un momento di incertezza dopo che la Fondazione che ne detiene la proprietà l’ha messa in vendita.
Per salvare lo storico presidio sociale gli attivisti hanno avviato una campagna di raccolta fondi per raggiungere la soglia di circa 30mila euro necessari ad acquistare lo spazio e mantenerlo come bene comune al servizio del territorio. Tutti i cittadini, non solo calabresi ma da ogni parte d’Italia, potranno donare la propria somma e contribuire in questo modo alla raccolta fondi disponibile al link https://sostieni.link/34770.
Nel corso dell’incontro con i militanti, il sindaco Falcomatà ed il consigliere metropolitano Conia hanno avuto modo di ascoltare i progetti che l’Associazione intende promuovere da qui ai prossimi mesi. Per poter proseguire le attività però sarà necessario raggiungere la fatidica soglia necessaria all’acquisto del bene. “Ogni cittadino potrà fare la propria parte – ha concluso il sindaco rivolgendo il proprio appello all’intera cittadinanza. Ognuno con un contributo anche piccolo per contribuire concretamente a salvare questo presidio sociale. Questo territorio merita che l’esperienza portata avanti nel nome di Giuseppe Valarioti non sia messa a rischio dalla procedura di vendita”.