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Cosenza: la Camera di Commercio esempio di “buona pratica” al JOB&Orienta

JOB&Orienta, il salone nazionale dedicato a scuola, formazione, orientamento e lavoro, ha evidenziato l'ottimo lavoro della Camera di Commercio di Cosenza

di Filippo Francesco Idone

Nell’ambito di JOB&Orienta, il salone nazionale dedicato a scuola, formazione, orientamento e lavoro, si è svolto ieri l’evento conclusivo della VI edizione del Premio “Storie di alternanza e competenze”, promosso da Unioncamere e da 38 Camere di commercio per dare visibilità a racconti di alternanza realizzati nell’ambito di PCTO, di alternanza rafforzata, di tirocini curriculari e di percorsi di apprendistato (I e III livello) realizzati dagli studenti degli Istituti scolastici italiani del secondo ciclo di istruzione e degli ITS Academy su tematiche della transizione digitale, della sostenibilità ambientale, dell’inclusione sociale, del turismo e della cultura, dell’agroalimentare, della meccatronica, del sistema moda, del made in Italy e dell’educazione finanziaria e all’imprenditorialità.

Nell’ambito dell’incontro sulle competenze imprenditive, realizzato da Unioncamere in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e la Rete RE.N.IS.A, che ha preceduto la cerimonia di premiazione, la Camera di commercio di Cosenza ha portato la sua testimonianza come esempio di “buona pratica” rispetto alla capacità di analisi condivisa dei bisogni, dimostrata nella realizzazione di percorsi avanzati per le competenze imprenditoriali e l’innovazione, con particolare riferimento alla filiera agricola/agroalimentare. Nelle conclusioni affidate al Presidente Klaus Algieri, in qualità di Vice Presidente Unioncamere con delega al lavoro, il focus sulla risposta del sistema camerale ai bisogni emergenti in tema di competenze: “Il rapporto del Sistema Informativo Excelsior – sottolinea Algieri – evidenzia un futuro del lavoro italiano orientato verso competenze green: entro il 2027, 2,4 milioni di occupati dovranno avere competenze ecologiche, soprattutto in settori chiave come agricoltura, industria e servizi, che mostrano una domanda decisamente in crescita rispetto a profili di questo tipo. Si tratta di una sfida cruciale che richiede un approccio formativo mirato e tempestivo per garantire uno sviluppo sostenibile del mercato del lavoro”.

La seconda parte della giornata è stata invece dedicata alla Premiazione dei vincitori della VI edizione del Premio “Storie di alternanza e competenze”, che ha visto classificarsi al primo posto proprio i ragazzi dell’Istituto Agrario “Mancini Tommasi” di Cosenza, con un progetto sperimentale incentrato sull’implementazione in un’azienda agricola della provincia di Cosenza di un agribot per rispondere al bisogno di ottimizzare i processi di raccolta e di potatura di un frutteto di kiwi. L’idea progettuale sviluppata dagli studenti cosentini con il supporto della Camera di commercio di Cosenza ha permesso di analizzare e di rispondere al fabbisogno di innovatività espresso dall’impresa, dando prova che sul territorio ci sono giovani che crescono per prendere in carico lo sviluppo di soluzioni sostenibili e digitali.

“L’esperienza realizzata dalla Camera di commercio di Cosenza, che ha promosso e coordinato il progetto volto al potenziamento delle capacità imprenditive e innovative come modello per la crescita del sistema imprenditoriale agricolo del nostro territorio, testimonia la necessità di valorizzare le scuole come “polo di innovazione” e la capacità dei giovani nel supportare le imprese negli ormai inevitabili processi di innovazione che le coinvolgono – ha commentato Klaus Algieri che ha presieduto il Premio –. La stretta alleanza tra scuole ed imprese è lo strumento da adottare per rispondere a bisogni specifici di cambiamento delle piccole e medie imprese. Il percorso realizzato in collaborazione con l’Istituto “Mancini Tommasi” di Cosenza ben lo testimonia: dall’analisi condivisa con gli studenti del fabbisogno di innovatività espresso dall’impresa è nato un progetto che dimostra come il sistema imprenditoriale possa trovare nelle giovani generazioni una valida risposta al bisogno di innovazione, competenze e lavoro sul fronte delle transizioni digitali e green”.

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