Home » “Sesso e architettura”: Il duo Colapesce Dimartino rievocano il misticismo caro a Battiato.

“Sesso e architettura”: Il duo Colapesce Dimartino rievocano il misticismo caro a Battiato.

Il duo di cantautori Colapesce e Di Martino al loro secondo album accarezzano la musicalità esotica della loro terra.

di Pierluigi Gabriele

Colapesce Dimartino, è un duo che in questi ultimi anni è riuscito ad emergere con grande impeto nel panorama musicale italiano. Il loro stile ricorda molto diversi artisti della loro amata Sicilia, uno su tutti Franco Battiato, sia nelle musicalità che nel misticismo che affiora prorompente. Anche in “Sesso e architettura”, singolo tratto dal nuovo album “Lux Eterna Beach” che racconta le difficoltà delle relazioni di coppia, ha in se una prospettiva esotica e carnale che ricorda quel cantautorato italiano profondamente colto che con il passare degli anni è sempre più esiguo, segno di un impoverimento culturale spaventoso.

Il nuovo brano è il terzo singolo del loro secondo album “Lux Eterna Beach” dopo “La luce che sfiora di taglio la spiaggia mise tutti d’accordo”, brano che rappresenta la libertà artistica, e “Ragazzo di destra“ che parla ampiamente della paura dell’oggi descrivendo uno spaccato sociale crudemente poetico. Oramai, dopo il grande successo sanremese di “Musica leggerissima” del 2021 dove sono diventati noti al grande pubblico, (nonostante una già lunga carriera alle spalle) per Lorenzo Urciullo e Antonio Di Martino si sono aperte le porte del Cinema con due ruoli da protagonisti in “La primavera della mia vita”. Nella pellicola di Zavvo Nicolosi hanno ben impressionato, conquistando numerosi premi tra cui il Nastro d’argento come migliore colonna sonora originale.

Ma anche il singolo sanremese “Splash” di quest’anno ha portato gloria, con due dei premi più prestigiosi della giuria del Festival della canzone italiana: Premio della Critica Mia Martini e Premio Lucio Dalla. Ma l’ottavo brano dell’ultimo album “I marinai” ha un che di ancora più particolare, infatti è una poesia scritta e cantata da Ivan Graziani, rimasta in un cassetto per molti anni, e la famiglia del cantautore abruzzese ha voluto che fosse completata proprio dal duo siciliano. Le voci dei tre artisti si fondono in un vortice emotivo senza tempo e rendono giustizia ad un perno della musica italiana. La tracklist si chiude con “Cose da pazzi”

Potrebbe interessarti: