Home » Cataforio: eseguita un’ordinanza di misura cautelare ad un ragazzo

Cataforio: eseguita un’ordinanza di misura cautelare ad un ragazzo

I Carabinieri della Stazione di Cataforio hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare ad un 28enne

di Filippo Francesco Idone

I Carabinieri della Stazione di Cataforio hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale del divieto di avvicinamento, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di un 28enne di Cataforio. All’uomo è stato imposto la misura dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa e alla figlia minore. Il provvedimento ha avuto origine al termine di una delicata indagine condotta dai Carabinieri della Stazione di Cataforio immediatamente avviata a seguito della denuncia presentata dalla donna. In particolare, a partire dal 2020, i Carabinieri hanno riscontrato condotte vessatorie e violente, quali ingiurie, minacce e percosse: comportamenti che avevano determinato uno stato di soggezione e di paura nei confronti dell’uomo. I numerosi episodi di violenza subiti e denunciati dalla donna venivano vagliati e riscontrati nella conseguente attività investigativa che ha consentito di mettere in luce le condotte dell’indagato che negli anni aveva instaurato, in seno alla compagine familiare, in un clima di soggezione psicologica.

In particolare, in un recente episodio, i militari avevano accertato che la figlia minore della coppia, di 10 mesi, era stata malmenata dall’uomo, il quale in un momento di nervoso, l’aveva schiaffeggiata e successivamente aveva malmenato anche la compagna, per poi scappare di casa non appena si accorgeva che la stessa aveva richiesto l’intervento dei Carabinieri. Il reato contestato dai militari, inoltre, è stato aggravato poiché alle condotte vessatorie aveva assistito proprio la figlia minore. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva.

Potrebbe interessarti: