Come Cisl, Città Metropolitana di Reggio Calabria, abbiamo scelto di donare dei libri, manifestando vicinanza e solidarietà a tanti ragazzi oppressi dal disagio, convinti che i contenuti possano dare nuove motivazioni e giusto entusiasmo, utili alla individuazione di rinnovati percorsi di vita. Siamo consapevoli che la lettura riesce sempre ad aiutare senza escludere la possibilità a che le difficoltà contingenti possano diventare fonte di sollievo e creatività. Aiuta in un progredire culturale e educativo di base, contemplando quel contatto genuino adatto a ricreare sinceri rapporti, mitigando le ostilità di un tempo compromesso per disattenzioni, fatalità o semplici difficoltà del momento. Confidiamo in una indissolubilità tra lettura e facilitazione di reinserimento in favorevoli contesti sociali e di comunità. La buona lettura finisce sempre ingentilendo l’animo di ciascuno, agevolando relazioni per un rammendo di possibili crepe e grigiori che la vita inaspettatamente può riservarci.
Ecco lo spirito della nostra donazione, di questi libri scelti e dedicati ai ragazzi dell’USMM di Reggio Calabria, meritevoli di essere aiutati, con lungimiranza, così come avviene, in percorsi di vera crescita e affermazione consapevole e responsabile, con una speranza guida che porti a scorgere nuove strade, e se queste non fossero sufficienti, prepariamoci a crearne di nuove, senza arrendevolezze. Ecco il valore della nostra donazione, fatta alla presenza della segretaria generale aggiunta della Cisl, Daniela Fumarola, nonché Nausica Sbarra, promotrice di questo ammirevole gesto, nel solco delle buone pratiche promosse dalla Cisl. Donazione che incrocia la sensibilità di una istituzione dedita a infondere fiducia e altra opportunità, in contesti segnati dalle tante fragilità.
Ci confortano le parole ascoltate durante la cerimonia di consegna, magistralmente pronunciate dalla dottoressa Rosa Maria Morbegno che insieme ai collaboratori, esercitano, con grande professionalità e responsabilità quel delicato ruolo istituzionale di raccordo e tutela su chi si trova costretto al temporaneo disagio. Gli affidamenti futuri sono quelli di un collaborare costruttivo, ancorato a una possibile progettualità ponderata e pertinente, affinché si facilitino spazi formativi e di reinserimento sociale e lavorativo.