Che il girone sia quello d’andata o sia quello di ritorno, che sia campionato o Coppa Italia, la musica non cambia: la sola nota che suona la Domotek Volley Reggio Calabria è quella della vittoria senza sbavature. Cambiano i palcoscenici, ma le esibizioni sono sempre di valore assoluto. Quella è la sinfonia, invariata ed invariabile: scende in campo con l’orecchio educato dal coach Polimeni ed esegue lo spartito su cui, sebbene sia stato ormai mandato a memoria, si esercita con perseveranza durante la settimana. Non una stonatura nemmeno nella “prima” successiva al giro di boa della stagione, nemmeno nella “prima” successiva all’atterraggio sulle Final Four di Coppa Italia. Volenterosa e con le migliori intenzioni, la Volley Bisignano, avversaria di turno nel sabato del PalaCalafiore, non ha certo sfigurato, ma troppo incalzante per i rivali è stato il ritmo delle giocate proposte dalla squadra amaranto. Tre set a voce alta, giochi a braccia sciolte, non condizionati dall’illusione di una classifica che, al momento della prima battuta, indicava in 24 i punti di separazione tra le due contendenti. Il classico dei testacoda che, proprio in quanto tale, rischiava di essere affrontato con le marce basse. I reggini, però, per cultura di gruppo, non conoscono le ombre che si allungano dalle forme dell’illusione e sono molto ben consci che ogni successo è da costruire, azione dopo azione, punto dopo punto, parziale dopo parziale. Il silenzio dell’impegno e della tensione positiva non sono contemplati. Con questo spirito a coprire, come fosse un manto invisibile, le casacche amaranto della capolista, il primo strattone al match è arrivato da una schiacciata di Boscaini, inserito nel sestetto di partenza con Laganà e Lopetrone, Picardo, Renzo e Schifilliti.
E’ stato Emanuele Renzo a dare, pronto e sollecito, una sterzata decisa alla fase iniziale marcando anche il 10-5 che ha costretto la panchina ospite a chiamare time-out. Una frenata che sembrava salutare, tanto da riportare sotto la Volley Bisignano (10-9) grazie, soprattutto, ad un Miranda in palla ed efficiente in attacco. Uno sforzo, tuttavia, non sufficiente, a spegnere gli ardori Domotek che ha levato le tende ampliando costantemente le distanze, con Boscaini per il 17-11, con un ace di Picardo per il 21-13 che ha convinto Cerzosimo e Bosco a fermare nuovamente il gioco: troppo tardi per impedire al team reggino di inghiottire il set (25-13). Nel secondo la partenza dei padroni di casa è stata vertiginosa: 8-1 in men che non si dica. La guida tecnica, Polimeni, ha così spedito sul campo Laurendi e Vizzari che, con un tocco di finezza ha pennellato il 25-13. La giocata della serata, una chicca che ha ornato il già spettacolare monologo Domotek, era stata esposta nella mostra di volley allestita al PalaCalafiore pochi istanti prima: protagonista Max Lopetrone con una rovesciata prodigiosa, strabiliante salvataggio strappa applausi, poi trasformata nel punto del 23-13. Nel terzo ed ultimo parziale, anch’esso bollato da una sbalorditiva azione difensiva di Lopetrone in tuffo plastico, è stato Fabio Remo a pungere dolorosamente la difesa di Bisignano che, sotto 9-1, quando sembrava aver tirato definitivamente i remi in barca, ha avuto la forza e l’orgoglio di risalire la corrente affiancando sul 19-19 il sestetto amaranto e mettendo la freccia per il 19-20. Un sorpasso, però, bruscamente bloccato da Stefano Remo che, con una schiacciata ed un muro, ha rimesso in carreggiata i suoi, solerti a suonare la sirena dell’ultimo giro, quello del 25-21 finale.