Si è svolta ad Acri (CS), presso la sede della Camera del Lavoro CGIL, l’Assemblea provinciale del Movimento per la Rinascita Comunista nella provincia di Cosenza. L’assemblea ha visto una numerosa partecipazione di compagne e compagni che con la loro nutrita presenza hanno voluto esprimere il sostegno al progetto che punta a ricostruire un’organizzazione comunista degna di questo nome.
L’incontro è stato aperto dall’introduzione del comp. Claudio Massimilla, che innanzitutto ha voluto ringraziare la CGIL per l’ospitalità e poi si è soffermato sull’importanza dell’iniziativa che è stata avviata a partire dall’Assemblea nazionale del novembre scorso a Roma per la costituzione del Movimento per la Rinascita Comunista come momento di aggregazione di diversi soggetti, gruppi, movimenti e associazioni che hanno deciso di condividere un percorso politico comune. Spetta a noi comunisti ridare voce a chi non ce l’ha ed anche in questa sede vogliamo dare voce a tutti perché pensiamo che il dibattito è fondamentale per la democrazia.
È poi intervenuto il comp. Franco Adamo che ha parlato del progetto di premierato voluto dalla Meloni e dal centro destra, definendolo una monarchia e ha denunciato come con la presentazione di questo progetto della destra si chiude il cerchio della manomissione della Costituzione e della cancellazione della politica come strumento di partecipazione e di crescita collettiva.
Subito dopo ci sono stati gli interventi di Franco Funaro di Cariati, Giuseppe Mimmo di Cosenza, Francesco De Bartolo di Acri, Vincenzo Gaccione di Acri, Domenico De Paola di San Demetrio Corone che hanno dato vita ad un dibattito ricco e plurale, segno della volontà di partecipare e di ricostruire i luoghi della buona politica che ci sono stati sottratti. Ha poi preso la parola il comp. Lorenzo Fascì che ha sottolineato come finalmente dopo tanto tempo stiamo portando avanti un processo che mette insieme compagni e compagne che provengono da varie esperienze e che hanno deciso di impegnarsi in un progetto comune capace di incidere nella società italiana.
La deriva di questi anni che ha visto il Pd abbracciare le politiche neoliberiste ci ha portato i fascisti al governo. Subito dopo ha concentrato il suo intervento sull’autonomia differenziata e sul premierato che sono i due progetti reazionari portati avanti dal governo Meloni che spaccano l’Italia e danno un colpo mortale alla nostra Costituzione. Si tratta di un’operazione politica di gravità assoluta che va contrastata con forza determinazione, senza escludere anche il ricorso al referendum per bocciare provvedimenti che rappresentano una minaccia al futuro democratico del nostro paese.
Ha concluso i lavori il comp. Michelangelo Tripodi che ha ringraziato tutti i partecipanti ed in particolare Claudio Massimilla per aver promosso ed organizzato questa importante e molto partecipata assemblea provinciale. Tripodi ha poi rimarcato il valore del progetto di ricostruzione comunista dal basso che è un tratto costitutivo del Movimento per la Rinascita Comunista. Un soggetto comunista forte, radicato e credibile rappresenta una necessità per il paese e per i lavoratori. Questa esigenza diviene ancora più stringente ove si guardi alla sciagura che è stata rappresentata dallo scioglimento del glorioso Partito Comunista Italiano e dai guasti profondi che ne sono derivati in termini di attacco alle conquiste e ai diritti sociali fondamentali che in questi trent’anni sono stati tutti messi in discussione sia da destra che dalla cosiddetta sinistra (ricordiamo che alcuni provvedimenti antipopolari come il jobs act, la buona scuola, la riformala controriforma della Costituzione sono stati votati o promossi dal PD e dal suo segretario dell’epoca).
Certamente il nostro progetto non è un progetto nostalgico, anzi tutt’altro, come diceva Karl Marx “Il Comunismo è la gioventù del mondo” e per questo puntiamo molto per aprire un canale di confronto e di comunicazione con i giovani che rappresentano il nostro futuro. Diciamo anche con chiarezza che per noi le elezioni sono un mezzo e non un fine e, pertanto, il nostro primo obiettivo è quello di accumulare forze sul territorio, puntando a promuovere le battaglie sui diritti sociali fondamentali dei lavoratori e dei cittadini per essere forza che acquista credibilità ed autorevolezza. Tripodi ha affrontato i temi del premierato, dell’autonomia differenziata, del ponte sullo stretto, della sanità, del lavoro e della questione meridionale. Inoltre, ha sollecitato una mobilitazione contro l’invio delle armi all’Ucraina e per il sostegno alla causa del popolo palestinese, vittima del genocidio sionista.
Infine, Michelangelo Tripodi si è soffermato sulla questione molto sentita del diritto alla salute che in Calabria troppo spesso viene negato e ha voluto esprimere un sentito ringraziamento alla Repubblica di Cuba ed ai medici cubani che operano nei pronto soccorso degli ospedali calabresi e che stanno danno un importante contributo alla disastrata sanità calabrese, garantendo l’apertura degli ospedali che altrimenti sarebbero stati a rischio chiusura. Tripodi ha chiesto che vi sia una sanità pubblica, gratuita e di qualità ed ha presentato alcune proposte per conseguire tale obiettivo: l’abolizione del numero chiuso nella facoltà di medicina; l’eliminazione dei ticket a carico dei cittadini che già pagano un cospicuo contributo per sostenere il servizio sanitario; il superamento delle liste d’attesa; l’eliminazione dell’intramoenia diventato una forma di privatizzazione occulta della sanità e di strumento ricattatorio nei confronti degli ammalati; l’impegno per ridurre e cancellare l’emigrazione sanitaria calabrese. Tripodi, infine, ha chiesto a tutti di aderire e sostenere il Movimento per la Rinascita Comunista.