“Domani, 9 marzo 2024, si terrà il Consiglio Metropolitano per la discussione sul Bilancio di Previsione 2024-2026. Il Bilancio di previsione rappresenta il principale strumento di programmazione per l’Ente e, da Consigliere Metropolitano, ho ritenuto fondamentale – nonostante i ristrettissimi e discutibili tempi di convocazione – lavorare per proporre due importanti emendamenti, che rispondono ad altrettanto significative esigenze dell’intera comunità dei cittadini metropolitani. Il primo emendamento riguarda l’assoluta necessità di prevedere in bilancio le somme per la messa in sicurezza ed il rifacimento dell’arteria stradale denominata SP2 nel tratto compreso tra la località Zervò ed il Comune di Platì, attualmente chiusa al transito, che rappresenta un’infrastruttura essenziale ai fini del collegamento tra il versante ionico a quello tirrenico, nonché ai fini dello sviluppo e della crescita dell’intero territorio metropolitano e dell’area della Locride. Si tratta di un intervento fondamentale, che rientra a pieno titolo fra le finalità istituzionali della Città Metropolitana e consente, altresì, di sottrarre ad un pericoloso e potenziale isolamento un territorio che comprende circa 40 comuni rientranti nell’area metropolitana. Questo emendamento nasce da un attento ascolto delle istanze del territorio, dalla necessità di garantire il pieno diritto ad una mobilità sicura, come più volte rappresentato dai Sindaci, dagli amministratori locali, dagli imprenditori e dai cittadini, che abbiamo incontrato personalmente poche settimane fa insieme alla senatrice Tilde Minasi”.
“Il secondo emendamento, invece, mira ad attenuare l’estenuante pressione tributaria ingiustamente cagionata sui cittadini dall’imposta sull’assicurazione RCA derivante dalla circolazione dei veicoli a motore. La determinazione delle aliquote è di competenza della Città Metropolitana, che nello schema di bilancio le ha poste al massimo consentito dalla legge! Mi sembra una vera ingiustizia nei confronti dei cittadini, anche perchè l’ente metropolitano è un ente sano dal punto di vista finanziario e non vedo il motivo per cui l’aliquota debba essere al massimo. Ritengo, dunque, che sia dovere della Città metropolitana andare incontro alle esigenze dei cittadini, abbattendo l’aliquota di almeno un punto percentuale, che vale circa un milione di euro in bilancio. Un’operazione fattibile, che alleggerirebbe in modo significativo l’ingiusta pressione fiscale attualmente voluta da Palazzo Alvaro. Auspico che su queste tematiche che riguardano l’interesse dell’intera comunità si lascino da parte le divisioni politiche e si operi nell’esclusivo interesse dei cittadini”. A dirlo è stato il Consigliere Metropolitano, l’avv. Armando Neri.