La carta, quando si parla di Domotek Volley Reggio Calabria, è solo quella che, insieme alle altre, distribuisce coach Polimeni per assegnare ruoli e compiti funzionali al piano partita considerato più opportuno per avere la meglio sull’avversario di turno. Per il resto nessun altro significato. Quindi, il fatto che “sulla carta” la partita in programma domenica pomeriggio, prima battuta alle 18 sul campo della Palestra “Campagna” di Saponara, contendente di giornata la Sicily F.lli Anastasi, sia il canonico testa-coda tra i due estremi del girone I del campionato di Serie B, 47 i punti di distanza tra la squadra amaranto ed i dirimpettai siciliani, è un pensiero che non sfiora nemmeno alla lontana la formazione reggina. Mettendo da parte, per un momento, l’eccellenza tecnica fatta vedere sul campo stagion facendo, ad essere stata prova sicura di qualità, umana e tattica, individuale e collettiva, è stata la resistenza mentale di ogni singolo componente dello spogliatoio.
Sbavature e scivoloni, a livello psicologico, non contemplati anche a fronte di una supremazia manifesta: ogni respiro, di corpo ed anima, emesso come fosse quello iniziale, come fosse quello da cui lanciare l’attacco di avvio per azzannare l’obiettivo. Nessuno spazio riservato alla routine, alla trascuratezza, al torpore della tensione positiva, di quella tensione positiva che lascia la luce della concentrazione costantemente accesa sul match più prossimo, quello che deve essere affrontato, con tutte le insidie da esso derivanti. Con mire simili, i calcoli sono banditi: si occupa lo spazio riservato sotto rete nella propria metà campo sorvolando, ad altezze siderali, su cali di concentrazione che potrebbero spuntare ovunque se nelle sedici occasioni in cui è stato calcato il terreno di gioco il risultato non ha subito variazioni sul tema: 3-0.
Ciononostante, il team capitanato da Laganà ha costantemente scacciato senza pietà la monotonia dalla programmazione settimanale puntando, allenamento dopo allenamento, ad elevare il livello standard delle prestazioni. Un crescendo naturale quando è lì, a portata di mano, la possibilità di raccogliere i frutti delle estenuanti fatiche accumulate. Nel confronto di domenica la Sicily F.lli Anastasi, audace e sbarazzina, guidata da coach Tino Santacaterina, subentrato poco meno di un mese addietro a Zappalà, azzarderà trappole per mettere in difficoltà la big della Serie B che, però, da parte sua, traghetterà sull’altra riva dello Stretto tutta la potenza di fuoco e la vastità del suo patrimonio tecnico da far valere su qualsiasi superficie sia separata da una rete. Avendo ben piantati nei propri schemi di pensiero che i messinesi, non più tardi di sabato scorso hanno reso ingarbugliato lo scontro in casa di una Re Borbone famelica di punti salvezza: 3-0 a favore dei palermitani che, però, si sono imposti soltanto nei finali di set sia nella seconda che nella terza frazione. Una indubitabile evidenza di quanto la Sicily F.lli Anastasi, sebbene condannata al salto all’indietro, è indisponibile a cedere il passo senza che la capolista ovunque trionfatrice manifesti ancora una volta l’indole ed il genio fin qui esposti per essere considerata l’autorità suprema della competizione.