Una palestra, casa della società organizzatrice delle Final Four di Coppa Italia, colma quanto più non sarebbe stato possibile ha fatto da cornice alla semifinale tra EnergyTime Spike Devils Campobasso e Domotek Volley Reggio Calabria. In ballo la finalissima in programma alle 18 di sabato al PalaUnimol del capoluogo molisano. Nel sestetto amaranto schierato in avvio coach Polimeni ha spedito in rampa di lancio la diagonale Schiflliti-Laganà, Boscaini ed il rientrante El Moudden, il centrale Picardo (ex dell’incontro) ed il libero Lopetrone. La formazione calabrese è rimasta in scia per l’intera durata del primo set, pur costretta ad inseguire già dalle prime battute.
Il mister calabrese, nei due time out chiamati per tamponare le difficoltà in avvio, il secondo sul massimo svantaggio (13-19), ha mischiato le carte, ma i “Diavoli” locali si sono, comunque, involati fino al 25 a 20 che ha chiuso la prima frazione. Il parziale successivo è stato ostaggio di un punto a punto rotto solo da un ace che ha concesso alla EnergyTime il 17-15. La panchina Domotek, prontamente, ha cercato di frenare gli ardori molisani che, però, non si sono raffreddati conducendo il team di Maniscalco sul 23-19, uscita guadagnata per la vittoria del secondo set (25-21) appena ritardato da una seconda interruzione voluta da Polimeni sul 24-20. Equilibrio che si è fatto largo anche nel terzo set sino al servizio vincente che ha piazzato su un piatto d’argento il 14-11 rossoblù sul quale l’allenatore reggino ha voluto richiamare i suoi per un minuto di sospensione dalla felice riuscita. La Domotek Volley, infatti, risalendo la corrente e con una schiacciata di Boscaini ha guadagnato il sorpasso (16-15). Una bilancia perfetta nel punteggio che è stata interrotta solo dalle stoccate determinati l’esito conclusivo a favore dei ragazzi in amaranto (26–24). Il binario del quarto set ha preso subito la direzione di Campobasso, al punto che la guida tecnica reggina ha ritenuto opportuno parlarci su già sul 7-3 a favore dei padroni di casa. La stessa mossa che si è resa necessaria sul 12-5 per la formazione molisana da lì in avanti lungo la discesa definitiva: quella del 25-12 definitivo.