Si terrà lunedì 6 maggio alle ore 10.00, davanti alla azienda di Maria Chindamo, in contrada Montalto a Limbadi il Sit-in #ioparlo, organizzato in occasione dell’ottavo anniversario della scomparsa. L’iniziativa “#IO PARLO” è promossa dalla famiglia Chindamo, da Libera, dal Centro Comunitario Agape, da GOEL Gruppo cooperativo, da Comunità Progetto Sud, dal Comitato Controlliamo Noi Le Terre Di Maria e Penelope Italia Odv, e come ogni anno, rappresenta un momento importante di partecipazione e di costruzione di un percorso collettivo in cui anime diverse, attori sociali e istituzionali del territorio collaborano affinchè la vita e la scomparsa di Maria Chindamo possano sempre più diventare testimonianza viva. Ritrovarsi come società civile davanti al cancello dell’azienda di Maria, luogo nel quale la donna venne certamente aggredita, rappresenta per l’intera Calabria il segno tangibile del desiderio di cambiamento e di presa di coscienza di chi ogni giorno sceglie da che parte stare. Oltre alle autorità presenti, ai e alle rappresentanti delle associazioni e gruppi cooperativi, un importante contributo verrà condiviso dalle numerose scuole calabresi che hanno aderito all’iniziativa con percorsi curriculari, importante segnale della presenza di una comunità educante attenta al territorio. Durante il sit-in, la rete organizzatrice proporrà un flash-mob “#ioparlo”, che vedrà la partecipazione ed il coinvolgimento di tutte e tutti coloro che saranno presenti davanti al cancello e che i propri corpi e la propria voce continueranno a far parlare Maria Chindamo e a ribadire il fallimento di chi invece, avrebbe voluto il silenzio.
L’intera iniziativa si arricchisce quest’anno del contributo dell’associazione Crisi come opportunità, presente sul territorio con percorsi dedicati alla memoria, alla legalità e alla violenza contro le donne, che attraverso il linguaggio del teatro contribuisce alla narrazione empatica delle storie come strumento di riflessione e tensione all’impegno. Sarà presente al sit-in l’attrice Lucia Limonta, che interpreta Maria Chindamo nello spettacolo “se dicessimo la verità” di Giulia Minoli e Emanuela Giordano. L’azienda di Maria Chindamo è ancora oggi una realtà di impresa sana, gestita eticamante e produttiva: al termine del sit-in per ribadire questo importante percorso, verrà messa a dimora, con il coinvolgimento anche in questo caso di tutte e di tutti, la prima pianta del nuovo impianto agricolo, estirpando realmente e simbolicamente “la malapianta” che aveva tentato di mettere radici sulle terre di Maria per mettere a dimora nuovi e rigogliosi germogli. Una giornata importante che ancor più quest’anno, alla luce delle evidenze investigative e con l’inizio del processo che si sta celebrando in Corte d’Assise di Catanzaro, vuole essere segno tangibile di una Calabria che non si arrende al potere criminale, che continua a costruire percorsi di libertà, di liberazione, di lavoro, di cittadinanza e di democrazia.