Una occasione per un confronto sulla qualità delle infrastrutture, sui tempi di ricarica e lo stato della rete elettrica, oltre che per approfondire il tema della mobilità sostenibile al centro della terza tappa del “CI.TE.MO.S, Sostenibilità in tour”. Il viaggio di Confartigianato nella mobilità green – che si sta svolgendo su due auto elettriche partite da Vicenza – questa mattina è approdato a Reggio Calabria, dopo le tappe di Napoli e di Bari. Un confronto a più voci con l’intento di esplorare le sfide e le opportunità legate alle nuove tecnologie dei veicoli, alla pianificazione urbana, alle infrastrutture, all’impatto sull’attività delle imprese, sull’occupazione e sugli stili di vita dei cittadini. La mobilità sostenibile è un tema che tocca molto da vicino le piccole imprese, in cui l’artigianato ha un ruolo predominante. In Calabria operano oltre 6800 imprese, con 9800 addetti; di queste, 3700 quelle operanti nel settore della manutenzione e riparazione dei veicoli di cui l’80% artigiane con poco più di 5600 addetti. I lavori del convegno, che si è tenuto nella sala di Palazzo Alvaro, in Piazza Italia, sono stati aperti dal Presidente di Confartigianato Imprese Reggio Calabria, Salvatore Ascioti, che ha richiamato l’attenzione verso questi temi, sottolineando la missione di Confartigianato, che non si limita a sensibilizzare e a confrontarsi con le istituzioni, ma anche ad accompagnare le aziende nella transizione, ormai avviata e obbligata.
Dopo i saluti del presidente del Consiglio Comunale della città di Reggio Calabria Vincenzo Marra, i lavori sono stati introdotti da Valter Fabris, uno degli organizzatori del “CI.TE.MO.S” il Festival nazionale della mobilità sostenibile organizzato da Confartigianato Imprese. Fabris ha presentato il tour sulla mobilità sostenibile che ha toccato quattro città del Mezzogiorno, con Reggio Calabria come terza tappa. Ha spiegato gli obiettivi e i motivi di questo tour, tra cui il confronto con gli attori del territorio per comprendere lo scenario attuale e le evoluzioni future. Successivamente, Daniele Invernizzi, Presidente di eV-Now che ha relazionato sugli aspetti tecnici e le opportunità che offre la mobilità elettrica soprattutto per le imprese, in particolare quelle artigiane. Invernizzi ha evidenziato le opportunità non solo nel campo della mobilità, ma anche nella filiera connessa, come il riciclo e il riutilizzo dei materiali richiesti dalla mobilità elettrica.
Consuelo Nava, docente presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Dipartimento di Architettura, e il collega Simone Caiello, hanno affrontato il tema delle Aree urbane e la sostenibilità della mobilità. Nava ha sottolineato come la mobilità sia strettamente connessa all’energia e come i piccoli centri possano svolgere un ruolo cruciale in questo ambito. Ha messo in evidenza l’importanza di una visione coordinata e strategica tra i diversi attori coinvolti. Spunti di riflessione ripresi dal professore Caiello, focalizzandosi sull’accessibilità alla mobilità sostenibile nei piccoli centri e la figura del mobility manager.
Giuseppe Barillà, imprenditore del settore della filiera dell’auto-motive nella provincia di Reggio Calabria, ha messo in evidenza l’importanza della formazione delle aziende e della corretta informazione per il consumatore finale, necessarie per superare i limiti di conoscenza e lo scetticismo connessi a questa transizione. Le conclusioni sono state affidate al segretario regionale di Confartigianato Calabria, Silvano Barbalace che si è soffermato sull’importanza del tema della sostenibilità per Confartigianato. Barbalace ha ringraziato “CI.TE.MO.S” evidenziando come queste occasioni siano di stimolo alle organizzazioni per approfondire temi come la mobilità sostenibile e la transizione green, sensibilizzando gli attori sul territorio e informando le imprese per accompagnarle in questi processi. Barbalace ha ribadito l’importanza della filiera dell’auto-motive in Calabria e la necessità che le aziende si adeguino e si formino per affrontare questa nuova sfida, ormai sempre più radicata nel sentimento delle comunità e dei cittadini, per essere protagonisti e non subirle.