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Reggio Calabria: Benedetta Borrata primo ospite degli incontri di giugno del Rhegium Julii

Benedetta Borrata, profonda conoscitrice della letteratura italiana e mondiale, sarà ospite al Rhegium Julii

di Filippo Francesco Idone

Lunedì 3 giugno, alle ore 19.00, presso il Circolo tennis “Rocco Polimeni” prenderà l’avvio il ciclo d’incontri del Rhegium Julii denominato “A las siete de la tarde”. La serata sarà aperta con la presentazione l’ultimo libro di Benedetta Borrata Il pianeta e la formica. Architettura poetica di Saverio Strati, della Pace edizioni. Il testo è un omaggio allo scrittore Saverio Strati nel centenario della nascita ed è stato tenuto a battesimo al Salone del libro di Torino. Sono previsti gl’interventi del Presidente del Circolo ospitante Ezio Privitera e di Pino Bova per il Rhegium Julii. E gl’interventi di Maria Florinda Minniti, di Natale Pace e dell’autrice. Benedetta Borrata, profonda conoscitrice della letteratura italiana e mondiale si è soffermata ad esaminare ben 12 personalità della letteratura italiana, a partire da Italo Calvino a Jorge Luis Borgès, a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, a Dante Alighieri, Giovanni Pascoli, Grazia Deledda, Lorenzo Calogero, Roberto Pazzi, Ermanno Bencivenga, Natale Pace senza trascurare l’ultimo libro di Giuseppe Bova “Ossigeno”.

Nel libro Il pianeta e la formica la Borrata si sofferma sullo scrittore santagatese evidenziando l’antitesi tra l’intellettuale e la realtà popolare, punti contrapposti in una realtà di paesaggi, di vicende, di sentimenti, in cui l’autore si muove con la disinvoltura e con la passione di chi ama guardarsi attorno. La Borrata, già docente dei licei e dell’Università per stranieri di Reggio Calabria e autrice apprezzata di altre opere tra cui: Il tappeto di Eudossia e Siamo tutti farfalle, nel corso del suo intervento ha inteso sottolineare il valore della letteratura e l’utilità dell’inutile, cioè della classicità, specie in un momento in cui la tecnologia e l’informatica sembrano prevalere sulle esigenze della formazione umanistica. Mostrando un certo rimpianto per il vuoto registrato oggi di documenti diaristici e degli epistolari, sostituiti da forme di comunicazione banalizzate e volatili, la Borrata si è soffermata su alcune opere, sottolineando la grande intensità del loro messaggio così importante anche nel nostro tempo.

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