Questo, il tema della conferenza del prof. Paolo Calabrò, docente dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria presso il Dipartimento DICEAM, dove Il professore dirige il Laboratorio di Ingegneria Sanitaria Ambientale della stessa Università. Una delle principali minacce per l’ambiente, gli ecosistemi terrestri e acquatici, deriva dalla cattiva gestione dei rifiuti. Le pratiche indiscriminate di smaltimento possono introdurre sostanze chimiche pericolose nel suolo, nei corpi idrici e nell’aria, causando danni a lungo termine e potenzialmente irreversibili alla flora e alla fauna, incidendo negativamente sulla biodiversità, danneggiando interi ecosistemi ed entrando nella catena alimentare umana.
Tra l’altro in questo momento il sistema socio-economico mondiale sta attraversando profondi cambiamenti che sono stimolati dalla crescita demografica, dalle problematiche ambientali (in primo luogo il riscaldamento globale) ma anche dall’innovazione scientifica e tecnologica. Nella transizione economica ed energetica in atto la gestione dei rifiuti assume un ruolo fondamentale, l’Italia ha in questo settore una lunga tradizione che risale agli ultimi anni dello scorso millennio e che ha permesso di raggiungere traguardi ragguardevoli a livello nazionale. A livello locale i risultati sono tutt’altro che confortanti, è pertanto necessario che attraverso iniziative di divulgazione scientifica ed educazione ambientale aumenti la consapevolezza dei cittadini riguardo a questa delicata tematica