Una passeggiata patrimoniale profumata e all’insegna della tradizione, quella millenaria della raccolta dell’origano selvatico calabrese, pianta preziosa che accompagna da sempre con il suo aroma inconfondibile la cucina regionale e non solo. L’appuntamento – con l’evento organizzato dalla referente della rete enogastronomia piattaforma nazionale “Faro Italia Platform”, Simona Lanzoni, patrocinato dal comune di Brancaleone, in collaborazione con il Consiglio d’Europa ufficio di Venezia, con la partecipazione della comunità patrimoniale scalinata monumentale di via Giudecca, dell’European Cultural Heritage Enhancement LAB UniRc, del comitato Pro Pressocito e degli Amici della Terra Club di Reggio Calabria – è domenica 23 giugno a Brancaleone. La “Passeggiata Patrimoniale” partirà dalla piazza Stazione nel pomeriggio per svilupparsi su un percorso accessibile ed inclusivo in area rurale, raggiungendo i luoghi ideali per la raccolta dell’origano selvatico.
“Sarà una passeggiata all’insegna di questo profumo meraviglioso, quello di una pianta che è usata nella nostra cucina da sempre, che è nel nostro Dna, la più venduta e apprezzata insieme al peperoncino. Saremo con la cittadinanza brancaleonese che ci racconterà le tecniche di taglio ed essiccazione dell’origano selvatico, il suo uso nelle pietanze, i suoi benefici, e i partecipanti avranno l’opportunità di vivere l’esperienza della raccolta nel rispetto della tradizione e del territorio ospitante, unitamente a un percorso olfattivo esperienziale e a una piccola degustazione enogastronomica” dichiara l’organizzatrice dell’evento, Simona Lanzoni.
Il tutto nello spirito della passeggiata patrimoniale, “strumento principe per interpretare il concetto di diritto al patrimonio culturale, la testimonianza della propria appartenenza al territorio e l’arricchimento della conoscenza delle dimensioni storico, sociali e culturali della nostra terra” aggiunge la Lanzoni. “Con la possibilità alla fine di portare con sé un piccolo cadeau, “un mazzolino di origano fresco in ricordo dell’esperienza vissuta”.