“Rimane complesso ma sfidante, il processo d’integrazione in atto nell’azienda ospedaliero-universitaria ‘Renato Dulbecco’. Non poche difficoltà e ostacoli hanno rallentato il percorso di fusione che servirà a migliorare l’offerta assistenziale per i pazienti calabresi e a rafforzare l’Ateneo catanzarese”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, intervenendo, nell’auditorium dell’UMG di Catanzaro, al convegno “La vertigine nella pratica clinica specialistica”. Mancuso ha aggiunto: “Ho preso favorevolmente atto dell’intesa fra il commissario della ‘Dulbecco’ Simona Carbone e il rettore dell’UMG Giovanni Cuda, sull’atto aziendale, documento che darà una cornice organizzativa all’Azienda ospedaliero-universitaria più grande della Calabria. Un punto di partenza (magari migliorabile) che finalmente consentirà di stabilire una programmazione nel medio-lungo periodo, in grado di dare concretezza al contrasto alla migrazione sanitaria e a fare di Catanzaro la città della buona salute e della ricerca scientifica. A questo punto mi auguro, da proponente la legge regionale sull’integrazione degli ospedali del capoluogo, un’accelerazione su altri snodi strategici. Penso alla realizzazione del pronto soccorso a Germaneto (propedeutica all’attivazione della scuola di medicina d’emergenza e urgenza, di cui c’è tanto bisogno) e il definitivo sblocco dei fondi per il nuovo ospedale”. Il presidente Mancuso ha concluso: “La buona riuscita del processo d’integrazione è un tassello fondamentale nella programmazione regionale che, dopo anni di sterile commissariamento, ha trovato nel presidente Occhiuto una figura risoluta e decisa a migliorare non solo i conti della nostra sanità, ma anche l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza”.
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