Via libera al bilancio 2023 della società Castore, partecipata dalla Città Metropolitana e dal Comune di Reggio Calabria. L’assemblea dei soci, con gli enti rappresentati dal sindaco Giuseppe Falcomatà e dall’assessore comunale alle Partecipate, Domenico Battaglia, hanno approvato il documento contabile sul quale si sono espressi anche il Collegio sindacale ed il Cda di Castore, con l’amministratore delegato Domenico Mallamaci.
“Con questo bilancio – ha detto Falcomatà a margine della riunione – si registra un’inversione di tendenza rispetto allo scorso anno per ciò che concerne la gestione della società e che, naturalmente, infonde maggiore tranquillità rispetto al percorso ed all’indirizzo politico avviato, dal 2016, con la nascita della nostra società “in house””. Per il sindaco metropolitano, quindi, si è trattato di «un’occasione per fare il punto sulle criticità da risolvere, per mettere in sicurezza la società e consentirle di migliorare, sviluppare ed aumentare le attività che, già oggi, svolge non solo all’interno del canone previsto”. “Ciò dimostra – ha proseguito Falcomatà – quanto la Città Metropolitana voglia continuare ad investire nella società, rendendola più efficiente ed innovativa rispetto alle attività fatte ed a quelle che sono le prerogative di sicurezza e tutela dei lavoratori e del servizio rivolto ai cittadini».
L’assessore comunale Battaglia si è detto particolarmente soddisfatto per “l’approvazione di un bilancio che arriva a tre mesi di distanza dall’ultimo deliberato con il precedente management di Castore“. “Oggi – ha affermato – confermiamo gli obiettivi che l’amministrazione, attraverso Castore, vorrà conseguire. Come Comune, abbiamo fatto uno sforzo ulteriore, con sei milioni di euro quale posta nel bilancio dell’Ente per il canone ordinario previsto alle attività di Castore. Per cui, da questo momento, la società diventerà maggiormente operativa sul territorio per tutte le funzioni che il Comune le ha destinato”. “In questi mesi – ha sottolineato Battaglia – stiamo davvero apprezzando il lavoro che la società sta svolgendo fornendo un servizio idoneo a quelle che sono le emergenze per cui è stata chiamata ad intervenire. In sinergia con la Città Metropolitana, dunque, immaginiamo un futuro sempre più importante per la nostra “in house””.
L’ad di Castore, Domenico Mallamaci, guarda oltre: “Questo è un bilancio di transizione. La vera sfida è quella di riuscire a programmare, per il 2025, l’inserimento di una voce strutturata che possa dare risposte ai lavoratori ed alla città. Il valore della produzione, infatti, deve essere assorbito dal valore del canone e, in questo senso, il percorso proficuo intrapreso insieme alla Città Metropolitana ed al Comune ci fa essere più che ottimisti”.