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Reggio Calabria protagonista al Salone Internazionale del Libro di Torino 2025

Cinque case editrici reggine in vetrina al Salone del Libro 2025: un’occasione per promuovere cultura, territorio e talento calabrese su scala nazionale

di Olga Guerrisi

La Città Metropolitana di Reggio Calabria si prepara a tornare protagonista sulla scena culturale nazionale: dal 15 al 19 maggio 2025 sarà presente al Salone Internazionale del Libro di Torino, una delle manifestazioni editoriali più prestigiose d’Italia.

A rappresentare l’ente di Palazzo Alvaro saranno cinque case editrici locali, selezionate attraverso un Avviso pubblico lanciato nelle scorse settimane. Le realtà editoriali prescelte avranno a disposizione spazi espositivi e postazioni di vendita all’interno dello stand istituzionale metropolitano, curato dal settore Cultura sotto il coordinamento del consigliere delegato Filippo Quartuccio.

Una partecipazione fortemente voluta dall’amministrazione metropolitana, che da anni investe in cultura come strumento di crescita e coesione sociale. “La cultura è progresso, soprattutto umano. Apre le menti, scalda i cuori, permette di conoscere i luoghi e le persone. Deve essere l’asset principale attorno a cui ruota l’azione amministrativa”, ha dichiarato il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, sottolineando come la promozione della lettura e della produzione editoriale locale rappresenti un’opportunità strategica anche in termini economici: “Con la cultura si può mangiare, a differenza di quanto sosteneva un vecchio ministro”.

Il Salone torinese offrirà quindi una vetrina internazionale alle eccellenze culturali reggine, valorizzando non solo le opere e gli autori calabresi, ma anche l’impegno delle istituzioni nel costruire una nuova narrazione del territorio. “È un’occasione di confronto e stimolo, dove i nostri scrittori e le nostre case editrici possono esprimere al meglio le proprie potenzialità”, ha aggiunto Quartuccio. “Questo progetto rientra in una programmazione più ampia voluta dal sindaco Falcomatà, per rendere sempre più centrale il ruolo della cultura nello sviluppo locale”.

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