La Reggina giocherà contro il Genoa nel big match della dodicesima giornata di Serie B al Granillo. Sarà una sfida molto importante a causa della caratura importante della squadra allenata da Blessin e della forza della rosa. Il Grifone è una delle squadra più forti di questa stagione e rispetto allo scorso anno ci sono stati tanti cambiamenti che hanno riportato entusiasmo all’ambiente.
Filippo Inzaghi, in conferenza stampa, ha parlato della delicata sfida contro il Genoa: “Sappiamo che per vincere servirà la classica partita perfetta sperando che loro non siano al 100%. Il Genoa ha vinto tante partite fuori casa e non mi sorprende questo fatto: ha l’allenatore dello scorso anno, tanti giocatori sono rimasti e ha preso i migliori giocatori della Serie B. Noi però abbiamo l’occasione di giocare una partita da Serie A e sarà l’unica certezza di questo campionato. E’ sicuramente il club più attrezzato e forte di noi, ma cercheremo di comandare il gioco. Abbiamo giocato con Parma e Cagliari giocando a viso aperto e alla pari e questa volta avremmo anche la grande spinta dai tifosi e tutti devono dare il 120%”.
L’allenatore amaranto ha parlato della classifica e del campionato che sta realizzando il Frosinone: “Io penso che la classifica di adesso non sarà quella di marzo. Il Frosinone sta facendo bene come l’anno scorso e pensavo che facesse i playoff, ma per sfortuna non c’è andata. Quest’anno con lo stesso allenatore e ha messo giocatori importanti. La classifica di adesso può dire qualcosa per ora, giochiamo con la nostra gente e abbiamo fatto cose buone. Io personalmente non la guardo e sapete qual è il mio obiettivo con la Reggina. A marzo e aprile vediamo cosa succederà e spero solo di essere distante dal fondo. Sognare non costa nulla”.
Uno degli aspetti principali è la crescita che gli amaranto stanno realizzando dall’inizio del campionato. Il tecnico ha voluto analizzare l’evoluzione della Reggina da inizio campionato fino alla scorsa partita pareggiata contro il Cagliari: “Sono processi di crescita che la conosco e che la squadra deve passare. Quando si cambiano allenatori, giocatori e società bisogna maturare. Sono contento ogni giorno sempre di più di stare qui e conosco sempre meglio i calciatori e il processo è stato veloce di quello che pensavo. Abbiamo una buonissima classifica e che abbiamo poco da perdere se giochiamo come sappiamo sapendo di avere un pubblico che può darci qualcosa in più. E’ un campionato equilibrato dove ci sono 7-8 squadre distanziate di un punto e dare continuità alle prestazioni fatte. Sono orgoglioso dei miei ragazzi che si allenano tutti in maniera incredibile e la formazione la potrei fare ad occhi chiusi e non ho mai recriminato le assenze. Mi auguro che continuano così perché così ci toglieremo delle altre soddisfazioni. Al di là di qualche sconfitta la squadra ha sempre giocato a calcio”.
Il mister ha poi analizzato lo stato di salute fisico di Obi, Santander, Galabinov e dell’ipotesi del doppio vertice basso: “Santander non è ancora pronto per cui abbiamo deciso di utilizzare la stessa linea di Obi e non correre rischi. Quando sarà al 100% lo metteremo dentro. Gli altri stanno tutti bene e speriamo che siano pronti. Per Galabinov ci vorrà ancora del tempo. Fa piacere rivederlo, ma si parlerà per gennaio. Ha grande voglia e in questo mese e mezzo di allenamenti a parte vedremo e spero di vederlo con noi in rosa al 100%. Majer devo dire che pensavo che potesse fare la mezz’ala, ma adesso ho capito che ha altro ruolo simile a quello di Crisetig. Penso che a lungo andare possiamo giocare con due vertici bassi. Per domani potrebbero esserci delle novità, ma non so chi”.