Proseguono gli eventi della Manifestazione culturale Correnti a Villa San Giovanni. Martedì 8 novembre in Piazza Valsesia è stato presentato il libro di Giuseppe Smorto, giornalista calabrese che ha lavorato con La Repubblica, fino a diventare anche vice direttore del giornale. A ‘Sud del Sud’ della Zolfo Editore, il titolo del libro, parla della Calabria tutte le sfaccettature sia di carattere negativo che positivo. Nel libro sono narrate le storie di una terra afflitta dall’emergenza criminale e di fatti che non sono stati raccontati a causa dell’omertà e della paura.
L’autore ha voluto analizzare anche il lato positivo della Calabria, parlando di personaggi che hanno voglia di emergere e di combattere la criminalità organizzata attraverso piccoli gesti come aprire un ristorante, coltivare un terreno confiscato o organizzare eventi sulla spiaggia. Delle forme di ribellione lontane dai classici stereotipi che distruggono il nome della Calabria corrotta e collusa con la ’ndrangheta. All’evento culturale ha partecipato anche il sindaco di Villa San Giovanni Giusy Caminiti che ha voluto salutare Smorto presentando il libro a tutta la platea giunta in Piazza Valsesia.
“Sono nato a Reggio Calabria e appena ho avuto un po’ di tempo, quando sono andato in pensione, sono andato in viaggio lungo le strade della Calabria con un taglio particolare sul sentiero dei cittadini. La situazione non facile in cui vige una emergenza criminale, io ho cercato di raccontare le storie di persone che hanno costruito realtà culturali e di valore. Sono storie di persone resistenti che hanno realizzato strutture sociali e di valore”, ha dichiarato Giuseppe Smorto.
Onorata della presenza di Smorto il sindaco di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti: “Correnti è il primo festival che vuole essere un modo di nuovi approcci per la Calabria e che sua la più variegata possibile. Con questo libro si è raccontata la storia del coraggio in Calabria. Parla di storie vere, piccole che fanno la differenze in questa terra importante. Crediamo fomente che sia di esempio e non potevamo a Giuseppe Smorto di venire qui a Villa San Giovanni”.