Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con l’autorizzazione al coordinamento formale, la proposta di legge di assestamento del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2022-2024. Dopo la relazione del consigliere Antonio Montuoro (FdI), presidente della Commissione Bilancio, la vice presidente della Giunta regionale, Giuseppina Princi ha spiegato che la manovra contiene “variazioni improcrastinabili e necessarie, proprio per adeguare il valore di alcune poste di Bilancio, da risultanze determinate con il rendiconto generale“. Princi ha quindi aggiornato il Consiglio sulle scelte, “fatte – ha spiegato – per dare risposte ad alcune emergenze sociali. Abbiamo aggiunto 1mln e 100mila euro ai fondi per il diritto allo studio, portando complessivamente le risorse a 5 mln e 600 mila euro. Abbiamo riprogrammato le risorse europee destinando 25 mln di euro alle istituzioni scolastiche per programmare indirizzi di studio per un biennio”.
Nel dibattito che ne è seguito, ha aperto gli interventi Antonio Lo Schiavo (Lista De Magistris) che ha rivolto un pensiero alle popolazioni di Ischia colpite dal maltempo. Soffermandosi sulla manovra, Lo Schiavo ha parlato di “buchi neri presenti in questo Bilancio, che sono la dimostrazione – ha detto – che la Regione è ancora fuori controllo nella spesa. Non per responsabilità solo dell’ultimo anno, ma che dipendono da una situazione complessiva che va affrontata“. Riprendendo di collega Lo Schiavo, Ferdinando Laghi (Lista De Magistris) ha segnalato la presenza di “cose che non vanno. Sui consorzi di bonifica – ha aggiunto – le forme anche eclatanti di protesta dei lavoratori dimostrano la necessità di focalizzare l’attenzione sull’efficienza di questi Enti, più volte definiti veri e propri carrozzoni politici”.
Per il Movimento 5 Stelle il consigliere Raffaele Tavernise, condividendo la scelta del contributo di 1mln e 900mila euro a favore dei Consorzi di bonifica calabresi ha avvertito sulla necessità di non ripetere l’errore fatto in passato nella ripartizione dei fondi tra i Consorzi senza considerare il numero di dipendenti e il livello di attività.
“Il Bilancio non è uno strumento che può sostenere lo sviluppo di questa regione”, è stata la considerazione fatta da Raffaele Mammoliti (Pd) che si è detto non soddisfatto della manovra per la presenza di una serie di problemi di natura economica, sociale e produttiva “che di per sé né la manovra di assestamento, né il Bilancio, nel suo complesso, possono affrontare“. Sulla necessità di fare chiarezza sulla consistenza dei residui attivi e passivi ha parlato Domenico Bevacqua (Pd). “Fino a quando non accadrà – ha detto – quest’Aula discuterà del nulla e del vuoto. Discuterà della precarietà, della fragilità e della non capacità di fare chiarezza verso i calabresi”.
Considerazioni sulle quali si è scagliata Pasqualina Straface (Fi), che ha ricordato a Bevacqua di essere stato seduto negli scorsi anni tra i banchi della maggioranza e non aver fatto nulla in merito. Di “Regione asfittica” dal punto di punto di vista economico ha parlato Amalia Bruni (Misto) che ha chiesto notizie circa le decisioni assunte dalla Giunta regionale lo scorso anno, proprio per ridurre gli effetti dei crescenti contenziosi. “Come mai – ha chiesto – non si è camminato su questa direzione, e quali ostacoli ha trovato il Presidente Occhiuto negli Uffici regionali, che evidentemente non sono solerti nella individuazione delle problematiche, ma nella emissione di pagamenti che generano ulteriori contenziosi”.
Hanno chiuso il dibattito, per la maggioranza, i consiglieri Giovanni Arruzzolo (Fi) e Katia Gentile (Fi). Il primo ha spiegato le ragioni delle sue ancora mancate dimissioni. La seconda per sottolineare che “la maggioranza, ancora una volta ha inteso intervenire in modo concreto sulla situazione dei emergenziale che riguarda i Consorzi di Bonifica calabresi, ma è anche palese la volontà – ha concluso – di una riorganizzazione del reparto consortile calabrese”. Il Consiglio, ha approvato, a seguire, anche la proposta di legge, sottoscritta da Katia Gentile (Fi) sulla disciplina della cremazione, integrazione alla legge regionale 29 novembre 2019, n.48 (Disposizioni in materia funeraria e di polizia mortuaria). (ANSA)