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Musumeci al lavoro con le Regioni per la protezione del territorio

Monitoraggio e adeguamento dei progetti, responsabilità primarie delle Regioni

di Helena Pedone

(ANSA) – ROMA, 14 DIC – “Ho incontrato, qualche giorno fa al Ministero gli assessori regionali alla Protezione civile e assieme abbiamo deciso di istituzionalizzare questo incontro in forma periodica. Obiettivo prioritario delle riunioni sarà anche un monitoraggio dello stato di attuazione dei progetti e della spesa. Ancora è presto per parlare di cambio di passo, ma ho colto comunque un rinnovato interesse e molta sensibilità”. Lo afferma, dopo la tragedia di Ischia, il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci in una intervista concessa a Huffington Post.

Il ministro si dice fiducioso per l’avvio di una nuovo fase per la protezione dei territori dai dissesti idrogeologici. Ora, sottolinea, “la tragedia di Ischia richiama tutti a una responsabilità primaria che è quella di spendere in tempi celeri e farlo bene, per mettere in sicurezza il territorio nazionale nelle sue fragilità”. Musumeci a questo punto si dice fiducioso su “uno scatto di consapevolezza” e avverte: “il governo è pronto a usare anche poteri sostitutivi e sanzionatori se occorresse, anche se la questione dell’adeguamento del Pnrr, su cui la presidente Giorgia Meloni insiste da tempo, si manifesta in tutta la sua concretezza”. In tema di poteri sostitutivi e sanzionatori rivela la futura roadmap, prevista dal decreto

Semplificazioni all’articolo 12: “in caso di mancato rispetto degli obblighi e degli impegni presi dai soggetti attuatori, inclusi il ritardo, l’inerzia o la difformità nell’esecuzione dei progetti rendono possibile l’attivazione di poteri sostitutivi. In sostanza il governo può attribuire a un altro organo pubblico o a un commissario ad acta il potere di adottare gli atti necessari all’attuazione dei progetti”. Sollecitato sull’attuazione e utilizzo delle risorse previste dal Pnrr sulla Protezione civile, pari a 1,2 miliardi, Musumeci ricorda che “è stato rispettato il termine del 31 dicembre 2021 per l’approvazione degli elenchi dei progetti. Ma la questione cruciale è il rispetto del termine del 31 dicembre 2025 per l’attuazione degli interventi di ripristino di strutture e infrastrutture pubbliche danneggiate. I progetti – evidenzia – sono di competenza delle Regioni e degli enti locali, alcuni dei quali lamentano la carenza di personale specializzato. Stiamo correndo per rispettare il termine: tanto il collega Raffaele Fitto, quanto l’intero governo, stanno lavorando affinché, ove occorresse, si possano attivare i necessari poteri sostitutivi rispetto ad ingiustificati ritardatari. Ma – osserva il titolare della Protezione civile – io auspico non ce ne sia bisogno”. (ANSA).

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