Più volte abbiamo cercato di sensibilizzare governi e amministrazioni locali, ma il problema degli organici esiste e persiste da tempo e non è mai stato risolto. I Vigili del Fuoco ci mettono passione, amore, competenza e tutto l’impegno possibile per mandare avanti “la baracca”, ma tutto questo non basta più, perché a rimetterci non solo i cittadini, privati della loro sicurezza, ma anche gli stessi operatori costretti a lavorare ogni giorno sotto organico. A denunciarlo è Giuseppe Fraschini, Segretario Provinciale della UILPA dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria.
Solo la provincia reggina – prosegue Fraschini – conta 97 Comuni, una superfice di 3200 chilometri quadrati e una popolazione superiore ai 500.000 abitanti; I Vigili del Fuoco operativi in servizio giornalmente sono poco meno di 60 unità. Un numero irrisorio se si pensa alla popolazione da servire. Inutile tornare a parlare degli standard Europei previsti (1 VVF ogni 1200 abitanti), perché solo nella provincia reggina il rapporto è di 1 Vigile del Fuoco ogni 11.000 abitanti.
Ciò denota non solo l’insanabile carenza di organico, ma anche l’incancrenirsi di una situazione e di un modus operandi messo in atto dalla politica in generale, poco attenta alle esigenze del Corpo Nazionale e incurante della sicurezza pubblica. Assunzioni centellinate – continua Fraschini – a fronte di pensionamenti di massa – tra il 2023 e il 2024 solo al Comando di Reggio Calabria andranno in pensione circa 80 unità operative sulle circa 450 attualmente in servizio. Un numero altissimo se si pensa che le unità quotidianamente in servizio sono poco meno di 60. Il quadro della situazione è chiaro e non è più sostenibile; non è più tollerabile – tuona Fraschini – che le sedi periferiche vengano declassate riducendo il numero del personale operativo. I Vigili del Fuoco che operano in prima linea devono affrontare situazioni sempre più pericolose, non solo per l’alea che il lavoro comporta, ma anche a causa del peggioramento delle condizioni lavorative, della scarsa sicurezza e dell’aumento dello stress correlato.
L’appello va a tutte le classi politiche perché la sicurezza non ha colore, la sicurezza è un servizio essenziale e come tale va gestito. Le assunzioni devono essere sbloccate e non centellinate con il contagocce e il turnover deve essere bilanciato. La misura è colma e adesso è tempo di rimediare e bisogna farlo in fretta. La UILPA dei Vigili del Fuoco sia a livello locale che nazionale – conclude Fraschini – non mancherà di mettere in campo tutte quelle prerogative sindacali necessarie alla tutela dei lavoratori di categoria e utili a correggere tutti quegli errori reiteratamente perpetrati attraverso la politica del risparmio, sia da parte della nostra amministrazione, che dai governi che si sono succeduti nel corso dell’ultimo decennio.