Il 2023 è iniziato ancora meglio di come era finito il 2022 e Fabbian ha vinto il Premio di Calciatore del mese di B di gennaio, collezionando le preferenze dei suoi colleghi calciatori professionisti. Ha superato la concorrenza del portiere della SPAL Enrico Alfonso, che proprio contro la Reggina è stato autore di una prova miracolosa; ha preso più voti anche di Antonio Palumbo, autore del gol nella pesante vittoria contro l’Ascoli; o di Nicola Valente, trascinatore del Palermo nell’ultimo mese.
Fabbian, però, è un giocatore che ruba l’occhio. Un centrocampista box-to-box costantemente proiettato in avanti, capace già di giocare a un’intensità a tratti fuori scala per la categoria. A gennaio ha ribaltato quasi da solo la partita contro la Ternana, in cui la Reggina era andata in svantaggio nella prima mezz’ora. Ha segnato due gol sporchi in area di rigore. Pochi centrocampisti in Serie B hanno i suoi tempi e i suoi istinti quando si tratta di inserirsi in area di rigore. Prima di gennaio aveva segnato comunque 5 gol, e di questi 4 sono arrivati con dei colpi di testa, il fondamentale in cui per ora è spiccato di più. Inzaghi ha parlato bene proprio di questo aspetto, sottolineando: “È un 2003 che ha fatto cinque gol da mezzala, il nostro modo di giocare è atipico e lo esalta perché lui può entrare in area di rigore. Non lo conoscevo ed è stata brava la società, è stato bravo il suo procuratore che mi ha sfinito per questo giocatore. Sapendo come giocano le mie squadre, con le mezzali che entrano in area, mi diceva che se prendevo un calciatore così mi avrebbe dato soddisfazioni”.
Essere restato a Reggio a gennaio è sembrata una scelta azzeccata. Fabbian è uno dei giovani da tenere d’occhio nei prossimi mesi, anche in chiave Nazionale. Non ha ancora presenze nell’Under-21 di Nicolato ma a dicembre è stato convocato nello stage organizzato da Roberto Mancini. In estate tornerà in nerazzurro, nella squadra con cui ha vinto lo Scudetto primavera lo scorso anno, e ha tutte le caratteristiche per restare senza andare in prestito.
*fonte L’Ultimo Uomo, in collaborazione con AIC