Il mare è un vero moltiplicatore economico e la Calabria conferma questa vocazione, secondo gli sviluppi ottimistici del Rapporto Nazionale sull’Economia del mare: curato da Unioncamere e il Centro Studi delle Camere di Commercio Tagliacarne, registra nel 2021, 2.712 imprese – il cinque per cento delle attività commerciali della provincia – comprendenti più ambiti connessi alla “blue economy”: dalla filiera ittica a quella cantieristica; dalla movimentazione di merci ai servizi di alloggio e ristorazione. Secondo quanto riportato dal presidente Antonino Tramontana, Reggio Calabria esprime un potenziale fruttuoso, raggiungendo il 27,3 per cento delle imprese blu calabresi. Va inoltre considerato, come rilevato dallo studio, che il settore richiama a sé anche interventi legati alla tutela ambientale: biodiversità e incremento delle energie rinnovabili marine rientrano tra le aree di investimento del Pnrr, garantendo inoltre un’estensione di carattere occupazionale che già raggiunge i novemila addetti; impiegati nell’ambito della logistica e della circolazione delle merci, grazie agli intensi traffici del Porto di Gioia Tauro, conducono il peso dei ricavi alla vetta del settanta per cento sull’intera economia locale.
Articolo precedente