Una modalità colloquiale e priva di ossequio contraddistingueva le interviste di Maurizio Costanzo. Un temperamento vivace, grazie al quale sapeva provocare con garbo l’ospite, cavalcando le esternazioni dei più irosi ma sempre in grado di dominarne i toni. Dà prova della sua studiata conduzione durante i salotti della sua più celebre creatura: il Maurizio Costanzo Show, trasmissione che nasce nel 1982 e tra le più longeve, fa la sua ultima apparizione nel 2022.
Intraprende giovanissimo la carriera di giornalista per Paese Sera fino ad assumere la direzione de “La Domenica del Corriere”; a partire dagli anni ’70 idea il secondo talk show della televisione italiana, “Bontà Loro”, che eredita la sua impostazione dal pioniere Luciano Rispoli; si dedica alla sceneggiatura – contribuisce, fra le tante, a quella del film di Ettore Scola, “Una giornata particolare” – e alla composizione di testi musicali: monumentale “Se telefonando” cantata poi da Mina.
Ci ha lasciato oggi a Roma, sua città natale e patria d’elezione delle sue sperimentazioni, all’età di ottantaquattro anni. Recentemente apparso in tv elargiva un prezioso consiglio ai giovani che desiderassero intraprendere la carriera di giornalisti: “Ascoltate le risposte alle domande perchè saranno le prime e non le seconde a determinare l’andamento dell’intervista”. Suggerimento di cui dovremmo far tesoro tutti noi, esseri umani che parlano per comunicare.