“Leggo le ultime dichiarazioni dell’on. Osvaldo Napoli, ora nella segreteria nazionale di Azione, che, con riferimento al Ponte sullo stretto, parla di “presa per i fondelli di calabresi e siciliani che impiegano ore per spostarsi da un paese all’altro” e che poi, nelle stesse dichiarazioni, salta improvvisamente, con un volo logico non troppo comprensibile, sulla flat tax e la riforma fiscale e perfino sulla sanità e le mancate indagini diagnostiche, per criticare l’operato del Governo“.
La Senatrice Tilde Minasi risponde così alle parole dell’esponente di Azione, che aveva espresso pesanti riserve sulle scelte del governo in tema di Ponte sullo Stretto. “Innanzitutto, chi non ha le idee chiare e disegna “un futuro immaginario” appare proprio l’on. Napoli – prosegue la senatrice – che appunto, con le sue parole, crea e trasmette solo confusione. Poi, soffermandomi in particolare sulla questione Ponte, dico che, in questo momento in cui l’argomento è tornato protagonista sulle cronache di stampa, ho l’impressione che tanti ne parlino solo per potersi ritagliare un po’ di spazio mediatico, per far parlare di sé, magari dopo tanto silenzio su di loro. E’ evidente, ed è confermato dai fatti, che il Ponte sarà soltanto uno degli interventi infrastrutturali che interesseranno Calabria e Sicilia – dice ancora Minasi – Il Ministro Salvini ha ben chiara la complicata situazione dei trasporti nelle due Regioni e ha già peraltro individuato e destinato cospicui fondi per l’ammodernamento o la realizzazione di alcune importantissime Infrastrutture, come la Statale 106 jonica, per la quale la legge di bilancio ha previsto 3 miliardi di euro, o la ferrovia Palermo-Catania, che ha ottenuto un finanziamento di 3,4 miliardi di euro dalla Bei, la Banca europea di investimento, tanto per fare due esempi”.
“Il Ponte sarà, dunque, solo uno degli interventi previsti e farà da propulsore per altri interventi anche su tutte le infrastrutture di collegamento sul territorio. L’on. Napoli – aggiunge la Senatrice – non si preoccupi, quindi, di calabresi e siciliani, che non potranno che trarre benefici dal Ponte sullo Stretto, e torni a occuparsi di altro. D’altronde lui è uno dei tanti che ha attraversato varie legislature in Parlamento, spesso anche tra i banchi della maggioranza, legislature durante le quali nulla si è fatto per le Infrastrutture di Calabria e Sicilia, che sono state abbandonate a se stesse, salvo ricordarsene in caso di tragedie e catastrofi naturali. Di cosa parla, dunque, adesso? Chiudo rivolgendomi anche a Italia Nostra, che in queste ore si è nuovamente espressa, anch’essa, contro il progetto rinato su impulso di Matteo Salvini, parlando di “sperpero di danaro pubblico”, che andrebbe invece investito sulle altre Infrastrutture locali. Non capisco perché – conclude Minasi – si continui a ritenere che la realizzazione del Ponte escluda il potenziamento o riqualificazione delle altre opere, cioè strade, autostrade, ferrovie, di Calabria e Sicilia. Il Sud e l’Italia hanno bisogno sia dell’uno che delle altre. E questo governo se ne occuperà”.