A Reggio Calabria, i carabinieri hanno arrestato un reggino, classe ’83, disoccupato, già noto alle Forze dell’Ordine in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare emessa dal GIP di Reggio Calabria, per rapina impropria.
Il provvedimento cautelare, in particolare, risulta essere l’esito di una complessa attività d’indagine, posta in essere dai militari della Compagnia di Reggio Calabria, che ha permesso di identificare l’uomo, quale responsabile dei fatti risalenti a qualche mese fa.
Nello specifico, era il 9 marzo 2023 scorso, quando una segnalazione giunta alla Centrale Operativa, al numero di emergenza 112, riferiva in merito ad una rapina nei confronti di una donna, verificatasi tra la via Esperia e la via Montegrappa, nei pressi di un istituto scolastico del capoluogo reggino.
Subito l’intervento dei carabinieri sul posto, che dopo aver identificato la vittima, hanno nell’immediatezza posto in essere tutti gli opportuni accertamenti al fine di ricostruire quanto sarebbe accaduto poco prima, confermato dai successivi riscontri investigativi.
In particolare, la donna, intorno alle 12:30, aveva parcheggiato la propria autovettura nell’attesa che uscisse la figlia da scuola e una volta scesa dal veicolo a bordo del quale era rimasta la figlia minore, di quattro anni, seduta sul seggiolino posto sul sedile posteriore, aveva notato un soggetto avvicinarsi al mezzo con disinvoltura e, aperto lo sportello anteriore lato passeggero, si era impossessato del portafogli custodito all’interno della propria borsa, allontanandosi subito dopo verso un’autovettura Fiat Panda di colore bianco parcheggiata nelle vicinanze. La donna, nel tentativo di recuperare quanto le era stato sottratto pochi attimi prima, aveva anche cercato di inseguire il malvivente, venendo in questa circostanza ripetutamente strattonata e afferrata da parte quest’ultimo, datosi infine alla fuga.
Determinanti per la ricostruzione della dinamica delittuosa si sono rivelate le immagini acquisite dalle telecamere di videosorveglianza presenti sul posto, le testimonianze e gli altri accertamenti investigativi da parte dei militari dell’Arma, il cui esame incrociato ha permesso di contestualizzare e specificare le modalità in cui era avvenuto il furto.
È altresì emerso che la vettura utilizzata dall’ uomo per la rapina era già stata oggetto di furto avvenuto il giorno stesso, confermando l’intenzione dello stesso di commettere il reato senza rendersi agevolmente riconoscibile e una spiccata propensione a delinquere.
L’uomo, già sottoposto alla misura della libertà vigilata, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria residenza su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Trattandosi di provvedimento in fase di indagini preliminari, rimangono salve le successive determinazioni in fase processuale.