“A 31 anni dalla brutale strage di via D’Amelio che ha segnato profondamente la storia del Paese e della nostra democrazia, gli italiani non dimenticano il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta che con lui persero la vita: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Al dovere civico della memoria e ai sentimenti di sofferta commozione che suscita il ricordo di quel vile attentato del 19 luglio 1992 a Palermo, occorre unire, sempre più saldo e determinato, l’impegno comune nel rigoroso contrasto all’illegalità e per un’Italia libera dalle mafie”.
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