Alla Reggina basta un rigore per aggiudicarsi il derby con il Cosenza. A mettere la firma sul successo è Folorunsho, alla prima rete stagionale in maglia amaranto, ma quanta sofferenza!
Stellone, ancora privo di Menez e Montalto, con Galabinov e Tumminello a mezzo servizio, per questa sfida, fondamentale per chiudere il discorso salvezza, ripropone la coppia d’attacco Riva-Folorunsho, mentre a centrocampo si registrano i rientri di Cortinovis, Crisetig ed Hetemaj. La Reggina parte forte e dopo 23”, Folorunsho costringe all’ammonizione Rigione che lo ferma ai 20 metri. Sulla successiva punizione, Di Chiara sfiora la traversa. Con il passare dei minuti, si intuisce che sarà una partita sporca, rude, che va avanti a strappi. Al 9’, Kupisz regala palla al limite dell’area, commette fallo e prende il giallo. Da posizione ghiotta, l’ex Liotti fa tremare palo e traversa di Micai. Il Cosenza prende coraggio e così i capovolgimenti di fronte si susseguono. In uno di questi, Rivas parte da destra e si accentra per poi servire Folorunsho davanti alla porta che non ci arriva.
La gara è nervosa, il gioco spezzettato dai tanti falli. La Reggina pressa a ridosso del centrocampo per recuperare palla. Crisetig ed Hetemaj fanno da cerniera davanti alla difesa per poi dar spazio e velocità ai vari Cortinovis, Rivas e Folorunsho centralmente, Kupisz e Giraudo sugli esterni. Proprio una riconquista dà il via a una azione veloce con Cortinovis che va al tiro, ma viene rilevato un fuorigioco. Gli amaranto spingono e prima creano apprensione in area rossoblù con uno scambio veloce Rivas-Folorunsho, sventato in extremis, poi su cross di Di Chiara, la palla finisce a Kupisz che viene travolto. È il 35° e l’arbitro decreta il rigore, confermato anche dalla VAR. Sul dischetto si presenta Folorunsho che realizza il gol-partita. Il Cosenza non ci sta e prova subito a reagire. Al 42°, Cionek salva tutto su Larrivey in piena area e, un minuto dopo, Cortinovis lancia in contropiede Rivas che insacca il 2-0, annullato per fuorigioco millimetrico dell’honduregno.
Nella ripresa, Stellone lascia negli spogliatoi Kupisz, già ammonito, per inserire Adjapong. La partita diventa ancor più ruvida con tanti ammoniti (alla fine saranno dodici, sei per parte) e poca fluidità di gioco da ambo le parti. Le occasioni latitano così come il divertimento. Al 52’, è Folorunsho a non approfittare di un errore avversario nei pressi dell’area piccola calciando fuori. Il n° 90 è certamente il più attivo dei suoi: corre pressa, scatta e propone finché ne ha. Attorno al 60’, inizia la girandola di cambi che cambiano il tema della sfida. Gli amaranto arretrano e non riescono più ad uscire dalla metà campo. Il cosentino Caso si prende la scena e inizia a folleggiare tra i numerosi difensori amaranto ammoniti. Suoi i cross che mettono spesso in ambasce la difesa amaranto che si rifugia in angolo o spazza via la palla senza costrutto. Al 76’, ecco la prima delle due sliding doors: dopo un dribbling insistito di Caso, la palla arriva in area, con gli avanti del Cosenza che provano approvano a calciare verso la porta più volte, fino a quando la palla finisce a Larrivey che colpisce in pieno la seconda traversa di giornata per i rossoblù. Le scorribande di Laura, Sy, Caso sono continue con la Reggina ormai in confusione. Stellone predica calma e compattezza, ma il Cosenza diventa sempre più arrembante e gli amaranto appaiono in apnea. Caso (ancora lui) spreca da dentro l’area un pallone d’oro calciando alto. Poi, al 90’, la seconda sliding door: Amione contrasta Laura in corsa appena dentro l’area e per l’arbitro Giua è rigore, tra le proteste amaranto. Dopo tre minuti di attesa, Giua viene richiamato alla VAR: rigore revocato e ammonizione per simulazione a Laura. Dopo 7’ di recupero, arriva il triplice fischio. Finisce 1-0 per la Reggina. E questa volta (nonostante la penalizzazione in arrivo) la salvezza è in tasca!