La LFA Reggio Calabria è uscita sconfitta contro il Città di Sant’Agata al Granillo per 2-1. Una sconfitta amara per gli amaranto che ha comportato grandi strascichi all’interno della tifoseria. Una prestazione molto incolore da parte degli amaranto apparsi stanchi e poco inclini all’attacco. La LFA Reggio Calabria sta giocando ogni tre giorni e la rosa è stata allestita in poco tempo e questi fattori hanno influito molto sul rendimento. Nel tardo pomeriggio è apparsa la notizia che il il Città di Sant’Agata ha violato la norma relativa alla presenza e permanenza in campo di un numero minimo di giocatori under. Questo potrebbe portare dare i tre punti agli amaranto e la sconfitta per 3-0 alla squadra siciliana.
Il club manager della LFA Reggio Calabria, Giuseppe Praticò ha raccontato a Mezzogiorno Amaranto, in onda ogni lunedì e venerdì sulle frequenze radio di RadioTouring 104 e sul canale 87 di VideoTouring, le sue impressioni dopo la sconfitta contro il Città di Sant’Agata: “Personalmente mi ha colpito l’isteria generale che ha colpito una parte della tifoseria. Il calcio è uno sport dove si vince e si perde e ci sono varie dinamiche di spogliatoio. Tutti quanti stanno spingendo verso un risultato ottimale, ma alla prima sconfitta contro una squadra modesta è scoppiata una reazione molto violenta. Sto vedendo i sacrifici che stanno facendo dirigenti, la proprietà per recuperare il gap che conosciamo tutti e se qualcuno pensava che si vinceva a mani basse il campionato si sbaglia di grosso. Dobbiamo tornare alla calma e dalla tranquillità. Siamo stati aiutati dall’errore del Sant’Agata (per la questione under e over ndr) che chiaramente sul campo rimane vincitore e resta la prova incolore della squadra. Questi tre punti che con ogni probabilità arriveranno ci permetteranno di vedere la classifica con ottimismo. La disgregazione non porta a nulla e sto leggendo vari commenti che mi lasciano perplesso. A distanza di un mese si strumentalizza per un piccolo tornaconto. Questa proprietà ha fatto tutto quello che c’era da fare per ottenere un risultato positivo. In Serie D sale una sola squadra e non possiamo lasciarci andare a drammi per una sconfitta. E’ da un mese che stiamo giocando senza preparazione e sono arrivati infortuni, ma cosa si vuole addebitare alla società o alla squadra? Noi dobbiamo capire da dove stiamo arrivando perché veniamo da due gestioni anormali. Questa società è stata allestita in poco tempo e ha trovato giovani attenzionati da altri club. Mancano 27 partite ancora e si parla già di fallimento.