In vetta, con grande voglia di restarci.
La Pallacanestro Viola lavora sodo.
Domenica, alle ore 18, i neroarancio di Coach Cigarini saranno ospiti del forte Ragusa, team dove milita l’ex Franco Gaetano.
L’uomo più rappresentativo del basket mercato della Pallacanestro Viola, l’ucraino Ilya Tyrtyshnyk ha fatto il punto.
Ecco le sue impressioni:
“Contro Castanea? Abbiamo vinto di molto ma il punteggio non rappresenta bene la difficoltà della gara. Abbiamo lottato per 40 minuti e ci sono stati momenti in cui noi allungavamo e loro con tiri da tre punti accorciavano il gap. La difficoltà è stata più gestire le tre gare in una settimana, perché ognuno di noi doveva gestire il proprio corpo per poter sopportare un carico simile. È stata dura”.
Avete fatto una buona prestazione di squadra, una bella vittoria, dove può arrivare questa squadra?
“Vogliamo vincere tutte le partite, giocando se possibile sempre meglio e sicuramente meglio delle squadre che affrontiamo.
Siamo una squadra giovane, anche io ho 25 anni, e ci sono squadre come Ragusa, Orlandina, Sala Consilina che hanno giocatori di esperienza che giocano ad alti livelli.
Loro hanno sicuramente un piccolo vantaggio in termini di esperienza quindi noi dobbiamo cercare di compensare questo gap di esperienza, durante la gara, correndo di più, mettendoci di più il fisico, giocando in maniera più furba.
Non posso dirvi dove arriveremo ma sicuramente vogliamo scendere sul parquet e competere contro chiunque e fino al momento credo che lo abbiamo dimostrato con 6 vittorie ed 1 sconfitta.
Infine vorremmo sicuramente portare più gente possibile di nuovo al PalaCalafiore.”
Un commento sull’apporto del tifo neroarancio?
“Contro Castanea è stato incredibile, c’è stato un momento in cui io ero in lunetta per i tiri liberi, c’era una pausa di gioco e l’arbitro stava sistemando alcune cose e tutto il pubblico urlava “Viola, Viola…” e questo per noi significa molto. Ne parlavo anche con la mia ragazza, quando tu hai questo tipo di supporto dai tifosi, senti di dover giocare soprattutto per loro, non per te stesso. Ci sono giocatori in questo mondo che giocano solo per lo stipendio, quelli che, per capirci possono tranquillamente dire “… è il mio lavoro, gioco e vado a casa”.
Quando vedi questa gente che vive per la squadra, viene al palazzetto e ti sostiene così, senti che stai giocando per qualcos’altro, non solo per lo stipendio, stai giocando per loro, per la città, per la squadra”.
Prossima gara contro Ragusa. Che ne pensi?
“È una gran bella squadra, con esperienza come ho detto prima, sono sicuro che stanno cercando di alzare ancora di più il livello quindi sarà sicuramente difficile, soprattutto giocando in trasferta. Vedremo.”