La rassegna di teatro contemporaneo “Sguardi a Sud” continua a incantare il pubblico con un viaggio straordinario nell’arte scenica. Con la direzione artistica di Mario Massaro, il patrocinio del Comune di Mendicino e il sostegno della Fondazione Carical, la kermesse si conferma un crocevia di creatività che si nutre di tradizione e innovazione. Domenica 19 novembre (ore 18), al Teatro comunale di Mendicino, andrà in scena “Le Bureau de Porc”. Uno spettacolo unico nel suo genere, scritto e diretto da Natale Filice, autore visionario in grado di combinare sapientemente le dimensioni del reale e del virtuale. Il protagonista della pièce teatrale Mario Massaro sarà affiancato sul palcoscenico da Elisa Ianni Palarchio e Mirko Iaquinta, che appariranno in video, regalando al pubblico un’esperienza visiva e sonora senza precedenti. Gianpaolo Palumbo e Valerio Massimo Filice daranno vita a scenografie virtuali mozzafiato grazie alla tecnica del videomapping, trasformando il palco in un mondo affascinante e surreale. Costumi firmati da Antonella Carbone e suggestivi contributi video di Antonio Arena completano un quadro artistico di straordinaria complessità. La multidisciplinarità delle arti è il cuore pulsante di questo spettacolo che promette di trasportare il pubblico in un vortice di emozioni e riflessioni.
Nella narrazione originale di Perrault, Barbablù è un uomo dal passato ombroso che, nonostante la sua storia di mogli scomparse, riesce a conquistare la figlia più giovane di una vicina. La trama prende una svolta cupa quando, prima di partire per un viaggio di lavoro, Barbablù consegna alla moglie un mazzo di chiavi che apre tutte le porte della casa, tranne una. La curiosità induce la giovane ad aprire la porta proibita; da qui, la terrificante scoperta della camera gli orrori. La vicenda culmina con il tentativo di Barbablù di punire la moglie per la sua indiscrezione, svelando così la brutalità dell’uomo.
La moderna interpretazione de “Le Bureau de Porc” si spinge oltre: la narrazione si sviluppa attraverso il filtro di uno studio televisivo che coinvolge conduttori e opinionisti nell’analisi della tragedia di Barbablù mettendo a nudo la realtà delle cronache con sguardo cinico, evidenziando una denuncia di facciata e il sensazionalismo mediatico. Un ritratto allegorico che, nel contesto attuale, trova riscontri nella dura realtà di abusi e violenza. La ricchezza di Barbablù, simbolo di potere sfrenato, si scontra con la fragilità delle sue mogli, vittime di un male che permea la storia umana: la crudeltà alimentata dalla sete di controllo.
Mario Massaro, in duplice veste di attore e direttore artistico della rassegna Sguardi a Sud, ha dichiarato: ““Le Bureau de porc” è uno spettacolo che porta al centro della nostra attenzione la tematica della violenza di genere, usando a pretesto la fiaba di Perrault, narrata come una ricostruzione cronachistica da studio televisivo, con tanto di conduttore ed opinionisti esperti dei drammi del momento. Le Bureau de Porc è uno spettacolo che non fa sconti al tema del femminicidio e lo racconta, talvolta, con marcato realismo, ponendo di fronte agli occhi dello spettatore una verità narrativa che è in coscienza inaccettabile, ma che, purtroppo rispetta in pieno ciò che accade nel nostro Paese, a tutte le latitudini e in tutte le fasce d’età. Per il giovane spettatore può essere un’opportunità in più per discutere di educazione sentimentale, di rispetto reciproco, di rapporto tra uomo e donna che possa slegarsi dalla logica del possesso, di accettazione e normalizzazione del fallimento, di dialogo costruttivo tra due parti apparentemente opposte. Il 19 novembre, l’arte e la magia del teatro vi aspettano per un viaggio indimenticabile”.
L’appuntamento con “Le Bureau de Porc” è un’occasione imperdibile per lasciarsi trasportare in un universo fatto di immagini, suoni ed emozioni, dove il teatro diventa un laboratorio di sogni e la scena si trasforma in un luogo magico da esplorare. Al termine dello spettacolo, il Teatro comunale di Mendicino si tingerà di festa per celebrare i primi vent’anni della compagnia Porta Cenere. Una lunga e appassionante storia fatta di impegno, dedizione e amore per la scena, che ha saputo conquistare il cuore degli spettatori e lasciare un segno indelebile nel panorama teatrale calabrese e non solo.