Pasquale Amato: “I miei più affettuosi auguri per il 2024 ad amiche e amici, a Reggio-Reghion metropolitana, all’area dello stretto di Scilla e Cariddi, ai popoli e culture del mondo che stanno soffrendo per guerre, povertà, ingiustizie economiche, sociali e di genere. Spero di portare il mio disinteressato piccolo granello affinché il pianeta terra si liberi – anche per una millesima parte – di alcune delle sue tante miserie. Impiegherò innanzitutto la mia passione totale per la storia globale. La affiancherò con l’impegno di intellettuale militante per i progetti e temi che caratterizzano il percorso intenso della mia vita”.
Cito per tutti il Premio Mondiale di Poesia Nosside, unico aperto a tutte le lingue, culture e forme di comunicazione senza confini, puntando a superare i traguardi già raggiunti di 106 Stati di tutti i continenti e quasi 160 lingue e idiomi. Alcune tappe del suo 39mo viaggio sono già definite: la pubblicazione entro la prima settimana di febbraio dell’Antologia “Nosside 2023″; il primo Evento del 2024 nel mondo all’Avana (Cuba) il 29 febbraio e la cerimonia di Premiazione venerdì 29 novembre a Reggio Calabria; il 21 marzo – Giornata Mondiale della Poesia – Incontro di apertura dei “Venti di Primavera” a Lentini (Siracusa); il 22 aprile a Reggio Calabria nella Sala Liberty dell’A Accademia Gourmet di Chef Filippo Cogliandro Incontro con i Partners del Nosside e festeggiamento dei miei primi Anni Ottanta. Ulteriori Eventi sono in corso di definizione in Italia – a Berchidda (Olbia) e a Genova – e in altri Paesi. Ancora una volta io e i sempre più numerosi collaboratori, Ambasciatori e partners saremo fieri di diffondere questo originale progetto da Reggio al mondo. Un progetto che – puntando soltanto su piccole donazioni indipendenti, donazioni di servizi e/o prodotti e sul volontariato, senza ricorrere a contributi pubblici – costituisce un abbraccio senza confini per alimentare il dialogo tra popoli e culture nel rispetto di tutte le identità e soprattutto in difesa di quelle più minacciate di estinzione. Gli scettici parleranno di utopia. Ad essi mi permetto di precisare, da storico, che i sogni e le utopie hanno sempre alimentato le grandi imprese della storia umana.