Occhi negli occhi, questa Domotek Volley Reggio Calabria architettata fin nel minimo dettaglio da coach Polimeni, non li abbassa di fronte a nessuno, non li abbassa in nessuna occasione. Il Volley Club Grottaglie, campione indiscusso ed imbattuto della fase ascendente del girone H, pur avendo cercato il modo per contrastarne la forza soverchiante, non lo ha trovato: una fatica improba quanto vana per strappare la vittoria nella partita che ha aperto le danze della settimana consacrata alla Coppa Italia di Serie B. Due squadre che si sono rispettate e temute sin dall’ingresso nell’arena: sul tavolo mosse e contromosse per stanare gli avversari in quella che, senza retorica, è stata una vera e propria battaglia all’insegna di scambi temerari nelle corde di due formazioni di fascia così alta. Presentatisi in veste inedita, con l’ingresso di Boscaini nello starting six, i biancoverdi calabresi non si sono lasciati impressionare dal primo punto firmato da un ace di Fiore: i conigli dal cilindro tirati fuori in difesa da Lopetrone e Schiflilliti, assieme ad un Boscaini in grande spolvero, ad un Laganà spietato come e più di sempre, alla combinazione di muri vincenti e schiacciate apocalittiche di Schipilliti, hanno creato le condizioni migliori per l’allungo sulla via del 25-17, esito definitivo della frazione inziale. Nel secondo set Cazzaniga dai 9 metri, con una serie di battute vincenti, ha, pronti via, indirizzato il parziale, fissato sul punteggio di 25-11.
Uno scossa tellurica per la fierezza Domotek che, nel terzo set, ha riguadagnato l’entrata nel match dal quale il Volley Club Grottaglie sperava ardentemente di averla fatta uscire. Quando, però, è ricominciata la grandinata di palloni di Capitan Laganà, quando El Moudden ha ripreso a sconquassato i ripari costruiti dai pugliesi, quando i colpi di genio di Schifilliti hanno riacceso la luce del Pala Campitelli, quando Schipilliti ha ripreso ad insegnare pallavolo e quando Stefano Remo ha dato sgasate tali da gettare nello scompiglio i granata sull’altro versante della rete, il team reggino ha rimesso le mani sul volante. Il destino balordo ha azzardato un movimento vigliacco prendendo di mira la caviglia di Schipilliti che, con sofferenza pari alla rabbia di non poter essere di aiuto ai compagni, è stato costretto ad abbandonare il ring portato fuori a braccia.
Il suo forzato forfait ha innescato Antonio Picardo, sbarcato nello spogliatoio Domotek appena tre giorni fa. Il navigato centrale molisano, sicuro ed indifferente a tutte le intemperie, si è catapultato nella mischia con coraggio trovando misure e punti di inestimabile valore per recuperare la continuità che serviva per chiudere i giochi del terzo e del quarto set (entrambi 25-20). Di muscoli e di nervi, di testa e di talento, la Domotek Volley piazzando il colpo gobbo sull’inviolato terreno di Grottaglie, casa di una squadra di valore eccelso, ha sentenziato, al cospetto della platea nazionale di un trofeo importante come la Coppa Italia, che nelle sue vene scorre il sangue della grandezza. Una natura da sfoggiare domenica prossima al PalaCalafiore dove, nella sfida contro la EnergyTime Spike Campobasso, il drappo da agguantare è quello con il colore delle Final Four di Coppa Italia.