Il Circolo ReggioSud, dopo i gravissimi fatti accaduti a Pisa e a Firenze, chiede a gran voce le dimissioni del Ministro Piantedosi, dimostratisi più volte completamente inadeguato al ruolo che ricopre. A Firenze e a Pisa è andato in onda un film dell’orrore. Cariche della polizia e manganellate su studenti delle scuole superiori, rei di voler manifestare pacificamente per chiedere il cessate il fuoco. Quindicenni pestati a sangue per reprimere, oggi e per sempre, la voglia di esprimere il proprio dissenso e scoraggiare la loro “pazza idea” di manifestazioni in piazza. Perché loro, che hanno sempre scelto l'”agorà virtuale”, secondo il Governo attuale, devono capire che è meglio tornare a stare comodamente sul divano di casa, prendere in mano il loro smartphone e smetterla di uscire per esprimere pubblicamente opinioni di alcun genere!!. Per metterglielo in testa si dovrà usare la forza, chiudere le piazze, stringerli in un imbuto e picchiarli selvaggiamente. Da una parte loro, con i loro zainetti e le loro scarpe da tennis, dall’ altra, con tute antisommossa altri ragazzini pronti ad eseguire ciecamente gli ordini impartiti, assolutamente impreparati a gestire situazioni dove dovrebbe prevalere il buonsenso e il dialogo.
Quei ragazzini con i volti insanguinati, i lividi sulle gambe, che si mettevano le mani a protezione della testa, potrebbero essere i nostri figli. Sono piccoli, molto più della loro reale età, sono fragili, molto più di quanto lo fossimo noi…. Sono poco adusi a situazioni come quella vissuta ieri, le piazze le hanno frequentate poco. Noi i manganelli li vedevamo allo stadio, nelle trasferte, i più attivisti nelle piazze delle proteste. Loro forse in qualche fumetto… Ciò rende ancora più grave l’accaduto. Rifletta su questo il Governo e cambi subito rotta, ponendo fine a questo clima di terrore e repressione che si respira nel nostro Paese. Chiarisca il Ministro Piantedosi e si prenda le sue responsabilità prima che si ripetano tragedie come quelle vissute nel 2001 a Genova, perché nessuno di noi sente il bisogno di piangere un altro Carlo Giuliani.