“È stata una settimana impegnativa sul tema ponte: domenica scorsa ci siamo confrontati con la comunità in assemblea e martedì mattina con la Stretto di Messina prima nella riunione tecnica e dopo nel momento dedicato ai sindaci dei comuni interessati. Momento clou di questa tre giorni è stata la prima riunione della commissione territorio allargata ai componenti tecnici esterni avvenuta lunedì pomeriggio nella sala consiliare di palazzo San Giovanni: l’insediamento della commissione ha rappresentato un momento di approfondimento sul metodo con il quale la commissione (supportata dal lavoro tecnico scientifico dei suoi componenti esterni) valuterà l’enorme mole di allegati progettuali. La riunione di lunedì è stata anche l’occasione per valutare il lavoro rispetto ai tempi dati: come detto anche all’amministratore delegato Pietro Ciucci, i 60 giorni entro i quali il Comune di villa San Giovanni dovrà esprimere il proprio parere, dall’apertura della conferenza dei servizi da parte del MIT, sono davvero un lasso di tempo Impossibile per ottemperare con assoluta cognizione a quanto viene richiesto”.
“Nonostante l’apporto notevole che i professionisti esterni potranno dare nella valutazione delle carte progettuali, infatti, l’opera ponte necessiterebbe di maggior tempo e di strutture tecniche potenziate negli organici! Un tema questo affrontato anche con la vice presidente della giunta regionale Giusy Princi e con il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, i quali hanno messo a disposizione i dipartimenti regionali e metropolitani per qualunque necessità possa rappresentare il nostro Comune. Già nel corso della riunione della commissione territorio è emersa ampia preoccupazione per la “qualità” del progetto definitivo aggiornato dalla Stretto di Messina: la stessa preoccupazione è stata rappresentata dalla parte tecnica e dalla parte politica alla stazione appaltante, ma anche da Citta Metropolitana”.
“L’amministrazione comunale ha avuto modo di evidenziare come la mancanza di tutti gli studi propedeutici alla progettazione non danno alcuna certezza sulla realizzabilità strutturale dell’opera, sulla sua compatibilità ambientale, sul fatto che, qualora si avviasse la realizzazione, il ponte non rimarrà un’incompiuta. Abbiamo chiesto che ci sia un maggiore approfondimento e non un rinvio degli studi alla fase della progettazione esecutiva così come prospettato dalla Stretto di Messina. La tutela e la difesa del territorio restano le linee guida dell’azione amministrativa: un sindaco e una maggioranza consiliare devono, necessariamente, ascoltare ed accogliere ciascuna delle voci che partono dal territorio ma poi, nel farne sintesi, dovranno sempre essere orientati alla difesa della città e dei diritti dei singoli e della comunità. Per esemplificare questo concetto abbiamo detto ai cittadini riuniti in assemblea che qualora le obiezioni e le prescrizioni fin qui evidenziate troveranno conferma, non potrà che essere dato un parere negativo in conferenza dei servizi: scevri da ogni polemica, vorremmo che il messaggio passasse per ciò che è, non un’anticipazione di un lavoro che ancora deve essere tutto svolto nel merito; quanto piuttosto l’assunzione di una responsabilità nel caso di mancanze progettuali che non potranno e non verranno sottovalutate”.
“Ciascuno dovrà fare la sua parte ed è per questo che in settimana pubblicheremo un avviso (metodo già utilizzato rispetto alla questionerei portuale nel rapporto con l’autorità di sistema portuale dello stretto), per chiedere ai singoli cittadini, alle associazioni, ai movimenti, a tutti i portatori di interesse di presentare osservazioni, proposte, obiezioni, approfondimenti che confluiranno agli atti della commissione territorio per essere dalla stessa esaminati e, poi, portati ai lavori del consiglio comunale che si occuperà della questione ponte prima che l’ufficio tecnico licenzi il parere da rendere in conferenza di servizi. Non ci sottraiamo alla scelta politica, tanto da ritenere doveroso adottare un atto di indirizzo politico in consiglio comunale che dia mandato al responsabile dell’ufficio tecnico il quale per legge è tenuto a sottoscrivere il parere da depositare in conferenza di servizi”.
“Stiamo aspettando la convocazione della conferenza per capire esattamente le modalità di espletamento della conferenza stessa, l’avvio di una nuova conferenza o piuttosto la ripresa di quella del 2013 che, per noi, rappresenterebbe un ulteriore vulnus nella procedura di eventuale licenziamento del progetto ponte. Le valutazioni tecniche, urbanistiche, ambientali e, non da ultimo, giuridiche le faremo supportati da professionisti di alto spessore perché tutto sia adeguatamente vagliato. Ascolteremo con grande apertura, ancor di più che negli ultimi mesi, le diverse posizioni partitiche, associative, cittadine tutte, nella convinzione che solo il vero confronto tra posizioni differenti ci permetterà di esprimere al meglio la volontà della città. Tutti dovremo lavorare nei prossimi mesi sulle carte e questo, certamente, ci permetterà di superare posizioni pregiudiziali per giungere ad una sintesi equilibrata, nell’unico interesse della nostra comunità”. A dirlo sono stati Il sindaco, la giunta, il gruppo consiliare “Città in Movimento