Allo stadio Luigi Razza, la LFA Reggio Calabria ha perso contro la Vibonese 1-0. Ancora una volta contro le top del Girone I di Serie D, i reggini non sono riusciti a fare punteggio pieno facendosi schiacciare dal primo all’ultimo minuto. Il gol di Favetta è stata solo una parte marginale della partita: infatti i padroni di casa non hanno avuto problemi difensivi a causa della pochezza offensiva degli amaranto. La Vibonese ha sfiorato a più riprese il gol, trovato poi al minuto 35 del primo tempo.
Una sconfitta pesante questa per la LFA Reggio Calabria che giovedì dovrà vincere contro l’Akragas al Granillo per rimarcare il quarto posto dall’assalto della Real Casalnuovo che nell’anticipo di questa 32esima giornata ha battuto 2-1 la Santacaldese.
In conferenza stampa Bruno Trocini ha analizzato la sconfitta della LFA Reggio Calabria contro la Vibonese: “Abbiamo fatto bene i primi 10-15 minuti della partita realizzando qualche ripartenza e dovevamo fare molto meglio, ma poi abbiamo sofferto, soprattutto nel primo tempo. Ci hanno messo in difficoltà, ma no nel secondo tempo. Abbiamo spinto con tutto quello che avevamo dentro, ma non ci siamo riusciti. Non è la prima volta che soffriamo giocatori dinamici. La squadra poi ha provato a fare qualcosa di positivo, ma ricordiamoci che abbiamo giocato contro una signora squadra. Non siamo inferiori alla Vibonese, ma oggi ho visto i ragazzi che hanno cercato di recuperare. Abbiamo cercato palleggio dal basso che ci poteva portare a far male in alcune situazioni, specie nel primo tempo. Questa soluzione ha portato dei rischi e dei vantaggi, ma potevamo fare meglio specie nel secondo tempo. La Vibonese ha fatto una grandissima partita e noi dobbiamo avere la forza di crescere e queste sfide ci serviranno. Mi auguro tra un mese di riaffrontarli. Il rigore per me è stato generoso”.
Il mister ha parlato dei singoli: “Kremenovic, Mungo e Porcino hanno sofferto come tutta la squadra e gli ultimi minuti abbiamo rischiato. Quando hanno diminuito l’aggressività, siamo venuti fuori. Barillà non era al meglio”.