“L’assumere un ruolo istituzionale in un consesso democratico determina il divenire amministratori di democrazia, fedeli e rispettosi dell’Istituzione. Per essere efficaci in qualsiasi ruolo è indubbio sia necessario conoscere e comprendere a fondo ciò che il ruolo assunto responsabilmente e legittimamente richiede. Se è vero che il Presidente del consiglio nella sua carica istituzionale è organo di garanzia che deve ispirarsi a criteri di imparzialità, rappresentando l’intero Consiglio comunale, il fine prioritario è quello di assicurare l’esercizio delle funzioni allo stesso attribuite dalla legge e dallo statuto e provvedere ad un proficuo funzionamento dell’assemblea. Al medesimo modo, legge, statuto e regolamento attribuiscono ai consiglieri comunali diritti e doveri da cui discende una responsabilità di funzione che deve essere supportata da studio, impegno e governo costante delle attività ad essi attribuite”.
“Importante altresì evidenziare la necessità di una leadership richiesta in tale esercizio a ciascun consigliere riconosciuta dagli elettori e che deve accompagnare scelte e azioni, nella decisa volontà di risolvere problemi e disagi dei cittadini. Da quest’assunzione, ben si comprende come un’autosospensione dai lavori delle commissioni dei consiglieri di Forza Italia, alla vigilia di un Consiglio comunale strategico, dovrebbe essere fondata su gravi e insolubili circostanze ed aperta ad azioni tese alla risoluzione, al fine di evitare una così grave abdicazione al proprio ruolo. Pur tuttavia, nonostante la “ferma decisione politica” così rappresentata prima alla stampa e successivamente a questa presidenza, ciascun consigliere è stato regolarmente convocato in ciascuna delle sedute delle commissioni che senza sosta si sono susseguite. Era doveroso portare a compimento un prezioso e lungo lavoro che avrebbe assicurato uno dei più importanti risultati di questo mandato”.
“A nulla è valso ogni sforzo e una lunga sospensione dei lavori nel tentativo di riportare in aula l’intera assise, disposta a riesaminare atti e riprendere i lavori senza soluzione di continuità. Dunque una ripresa dei lavori consiliari, con la sola presenza dei consiglieri di maggioranza, non a motivo di una presunta inagibilità democratica, ma a motivo di un contemperamento di diritti e doveri e di una personale rinuncia dei consiglieri di Forza Italia. Non si poteva accondiscendere a un rinvio del Consiglio comunale compromettendo il lavoro di chi non vi si era sottratto con sacrificio, mettendo a rischio il rispetto di scadenze improrogabili come il Progetto per il servizio integrato di raccolta, trasporto avvio a recupero e smaltimento ed il bilancio di previsione 2024 – 2026 che finalmente restituisce regolarità all’azione amministrativa dopo lunghi anni di difficoltà ante e pre dissesto. Tale è la responsabilità del Presidente del Consiglio: valutare e contemperare diritti, doveri, urgenze, nella tutela della dignità di ciascun consigliere di maggioranza e di minoranza e dell’intero Consiglio comunale, sempre al fine di restituire risposte adeguate alla cittadinanza”. A dirlo è stata la Presidente del Consiglio Comunale di Villa San Giovanni Caterina Trecroci